Frosinone, si è spento Alberto Casale: il sindaco socialista di Gallinaro per oltre un ventennio

Frosinone, si è spento Alberto Casale: il sindaco socialista di Gallinaro per oltre un ventennio
Era nato e si era affacciato alla giovinezza quando Gallinaro e San Donato Val di Comino erano ancora una cosa sola, un unico paese. E forse anche un po' per questo il suo...

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Era nato e si era affacciato alla giovinezza quando Gallinaro e San Donato Val di Comino erano ancora una cosa sola, un unico paese. E forse anche un po' per questo il suo spirito intraprendente lo ha sempre portato ad avere una visione ampia della Valle, non semplicemente confinata al perimetro territoriale. Una questione aperta ancora oggi.

Tra le sue premure, infatti, c'era quella di mantenere costanti e solidi rapporti con gli amministratori dei comuni vicini. «E' fondamentale» ripeteva. Per lui un'altra priorità era quella di rafforzare il comprensorio, tanto da essere, agli inizi degli anni '70, uno dei più forti sostenitori della nascita della Comunità montana di Atina. La sua grande passione era la politica: fedelissimo del Psi, la sua dedizione era stata premiata con l'elezione a segretario provinciale del partito, allora guidato da Craxi.

Ora Gallinaro ha perso una figura storica, un amministratore di lungo di corso, per quasi cinque lustri punto di riferimento per la comunità. Si è spento ieri mattina, infatti, l'ex sindaco Alberto Casale. Colpa di un malore improvviso. Aveva 87 anni.

Era entrato per la prima volta nell'assise consiliare nel 1965, a trent'anni. Da lì un lungo percorso: cinque anni dopo era già primo cittadino. Conserverà la fascia tricolore per più di un ventennio, fino al 1993.

E' stato anche assessore provinciale e più di una volta nell'Esecutivo dell'ente montano. Con Casale sindaco Gallinaro è andato incontro a una nuova fase di sviluppo: dall'espansione del settore produttivo e commerciale nella zona di “Vico” alla realizzazione di diverse opere pubbliche, tra cui l'acquedotto nel parco di San Leonardo. Non solo: con la sua amministrazione sono nati i progetti della variante ovest, quella che bypassa il centro per rispuntare in piazza San Gerardo, e della piazza intitolata a Giovanni Paolo II. Era lui sindaco, inoltre, quando la Val di Comino fu colpita, nel 1984, dal terremoto che rese inagibili migliaia di case. E come tutti i suoi colleghi si adoperò per i soccorsi prima e per la ricostruzione dopo.
C'era sempre lui al timone del Comune quando Gallinaro iniziò a essere invasa dai fedeli del Bambin Gesù.

Casale è stato un personaggio carismatico, attento osservatore delle dinamiche politiche, non soltanto locali, e interprete delle esigenze dei cittadini. Aperto al dialogo e anche alla critica, era sempre disponibile ad ascoltare chiunque e al confronto quando era necessario. Ha tenuto a battesimo tutti i protagonisti della politica locale che gli sono succeduti sullo scranno più alto dell'aula consiliare.

IL RICORDO DEGLI AMMINISTRATORI

«Un grande sindaco e un grande politico - ha commentato l'ex sindaco Pietro Volante -. Amava il suo paese, per cui si è speso anima e cuore. Aveva la virtù di essere sempre cordiale, anche nel contraddittorio, e di colloquiare con tutti. E' stato il padre di tutti quei giovani che, negli anni '80, si sono avvicinati alla politica».

«E' stato il maestro dei sindaci eletti dopo di lui - ha affermato il primo cittadino Mario Piselli -. E' stato sempre vicino a chi aveva bisogno e si trovava in difficoltà. Sul piano amministrativo ci ha lasciato un insegnamento: mettere al primo posto anche chi vota liste avversarie».

«Gallinaro perde il suo sindaco storico. Socialista vero, con una passione unica per la politica» ha dichiarato Luigi Vacana, consigliere provinciale e amministratore di Gallinaro.

I funerali di Casale si svolgeranno martedì 29 marzo, alle 16, nella chiesa di San Gerardo.

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Il Messaggero