Bernardo compie cent'anni, è stato l'ultimo capostazione di Isola del Liri

Bernardo compie cent'anni, è stato l'ultimo capostazione di Isola del Liri
  Ha vissuto metà della sua esistenza di fianco a un locomotore, dove l’odore dell’olio e del metallo infuocato si fondeva con quello dei treni, delle...

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Ha vissuto metà della sua esistenza di fianco a un locomotore, dove l’odore dell’olio e del metallo infuocato si fondeva con quello dei treni, delle traversine, della ghiaia. Bernardo Mattei, l’ultimo capostazione di Isola del Liri, compie 100 anni.

Nato ad Arce nel 1921, si è trasferito ai piedi della cascata da 60 anni dopo aver girato per molte stazioni ferroviarie italiane. Ora si gode i suoi giorni circondato dall’affetto di una famiglia numerosa che non ha mai smesso di amarlo. Invidiabile il suo stato di salute. Ride e scherza all’interno del suo appartamento in zona San Carlo, al terzo piano di una palazzina senza ascensore, l’arzillo Bernardo, lucido e attento ad ogni cosa.


A vent’anni arruolato nell’Aeronautica resta in servizio in Albania, poi il fuggi fuggi dopo l’armistizio lo riporta in Italia. Rientra a Triste e da qui dopo un paio di mesi, a piedi e con mezzi di fortuna, riesce a tornare ad Arce dove l’aspetta la sua Antonia Conte, che sposerà appena terminata la guerra. I due si sposano nel 1945 (lei morirà nel 2005 dopo 60 anni insieme) e dalla loro unione nascono 4 figli, due maschi, Tommaso ed Angelo, e due femmine, Giuseppina ed Elvira. Nel 1945 entra come assuntore (aiuto capostazione) a Mole del Mignone, una stazione ferroviaria nell’alto Viterbese tra Orte e Civitavecchia. Non ci sono né luce né acqua, la stazione è solo per i pastori della maremma, che fanno salire e scendere i loro animali. Resta due anni, poi diventa capostazione e viene trasferito in Abruzzo a Civitella Roveto, l’ultimo avamposto della tratta di Sora (Capistrello-Avezzano verranno collegate solo nel 1958).

Nel 1961 arriva ad Isola del Liri dove andrà in pensione a metà degli anni ’80: «Posso raccontarvi due episodi della mia giovinezza, uno triste, l’altro mi rese padre. Appena arrivato a Civitella Roveto una donna fu investita ed uccisa a 200 metri dalla stazione mentre attraversava i binari ed aveva oltrepassato le sbarre, che erano abbassate. Non dormii per giorni. L’altra sempre in Abruzzo, sotto una tempesta di neve: si ruppero le acque a mia moglie, il mio alloggio era sopra la stazione. Eravamo soli ed isolati, ma mia figlia Giuseppina nacque lo stesso, credo di essere svenuto, ma non ricordo esattamente». Bernardo Mattei è l’ultimo pioniere che ha visto il trenino delle Cartiere meridionali effettuare l’ultimo viaggio merci alla stazione di Isola Liri: «Non esisteva Natale, Pasqua, altre festività – raccontano le figlie – papà viveva solo per la stazione. Nel 1976 il presidente della Repubblica Giovanni Leone lo insignì del titolo di cavaliere del lavoro e ogni anno vinceva i premi relativi ai giardini più belli all’interno delle stazioni. Lui ci teneva molto, erano sempre in ordine e pieni di fiori. Tradizione che poi si è persa». Bernardo ora è lontano dai suoi binari, ma il suo cuore è ancora là.

Gia. Pi.

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Il Messaggero