È in attesa della terza dose di vaccino, per lei centro anziani off limits a Sora

È in attesa della terza dose di vaccino, per lei centro anziani off limits a Sora
«Non hai tre dosi di vaccino e quindi non sei la benvenuta». Più o meno queste le parole che si è sentita proferire in più occasioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Non hai tre dosi di vaccino e quindi non sei la benvenuta». Più o meno queste le parole che si è sentita proferire in più occasioni un’anziana di Sora recandosi presso il centro anziani “Gnore Peppe” di via Ludovico Camangi a Sora. È una storia che sta facendo discutere soprattutto perché riguarda la categoria che più di tutte ha patito la pandemia e che, per questo, dovrebbe essere la più salvaguardata. Tutto è iniziato in autunno. La protagonista è una nonnina di Sora, rimasta vedova due anni fa.

Come uscire dalla solitudine? Come farlo, poi, in un momento così particolare? Probabilmente con la compagnia di altre persone come lei, con cui scambiare due chiacchiere.

Il problema si è presentato ad inizio autunno quando nella struttura di San Giuliano sono dovuti arrivare persino i carabinieri ed i vigili, dopo la richiesta di intervento della signora che, sprovvista di vaccino ma munita di Green pass con tampone (che all’epoca bastava per entrare nel centro anziani), si è vista mettere alla porta da alcune persone della struttura commissariata. Il tampone non era sufficiente, a loro dire, meglio essere vaccinati.

Sono trascorsi giorni anche molto tristi in cui la solitudine stava per prendere il sopravvento. Con l’aiuto della famiglia, ha iniziato la vaccinazione che per motivi personali non aveva fatto in precedenza: ha eseguito la prima dose il 3 novembre e la seconda il 24 novembre. Manca, quindi, la terza (da effettuare entro quattro mesi) per avere il Super Green pass. La somministrazione è stata fissata per la fine di marzo.

Nel frattempo, però, che fare? Con il documento attuale che attesta la vaccinazione in corso può recarsi nella struttura? Al di là della norma, resta che nel centro non è ben accetta ed anzi tutte le volte che vi si reca finisce per litigare con qualcuno che la addita come “pericolo per la salute pubblica“.

E la nipote si sfoga sui social. La storia è arrivata anche negli uffici comunali dove il consigliere Francesco Monorchio ha deciso di occuparsene cercando di capire cosa sia accaduto e se tutte le procedure siano regolari. La questione è complessa e va sviscerata in ogni sua parte cercando di capire le ragioni dell’uno e dell’altra.


I responsabili del centro

Così i responsabili del centro anziani: «Siamo molto dispiaciuti per quello che sta accadendo. Forse c’è stato qualche fraintendimento. Non vogliamo entrare nel merito della questione del Green pass perché verranno effettuati tutti gli accertamenti e poi si deciderà che cosa fare. La linea è sempre stata quella di avere la massima attenzione e cautela per rispettare la nostra fascia di età che è la più vulnerabile. Abbiamo tutti tre dosi e pretendiamo che chi vuole frequentare il centro sia nelle nostre stesse condizioni. Ci siamo spaventati temendo che questa terza dose non arriverà mai».

Da una parte questi accorgimenti sono finalizzati a proteggere dal contagio i soggetti più a rischio, come gli anziani, ma è anche vero che la separazione dalla rete di relazioni può comportare conseguenze altrettanto preoccupanti.

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero