Sicurezza a Sora, telecamere in arrivo in centro e vicino alle scuole

Sicurezza a Sora, telecamere in arrivo in centro e vicino alle scuole
Il tema della sicurezza continua a tenere banco in città. L’amministrazione comunale di Sora è al lavoro per dare risposte alla popolazione. I furti ed i...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il tema della sicurezza continua a tenere banco in città. L’amministrazione comunale di Sora è al lavoro per dare risposte alla popolazione. I furti ed i tentativi di colpi nelle abitazioni, soprattutto della periferia, purtroppo continuano. Ed è così che recependo le esigenze manifestate dalla cittadinanza, in ordine proprio alla richiesta di maggiore sorveglianza del territorio, il Comune ha deciso di realizzare un impianto di videosorveglianza nel centro urbano e in prossimità delle scuole. Le aree individuate sono le seguenti: Piazza Santa Restituta, i giardini ed i parchi pubblici nel centro, le scuole, la sede comunale, corso Volsci e gli incroci ad alta pericolosità del centro. Si tratta di una decisione che, almeno per il momento, interessa un’area piuttosto limitata della città e sicuramente non quella in cui si verificano abitualmente i furti ma è comunque un primo importante passo in avanti per rendere la città più controllata. L’iniziativa richiama la determina della direzione regionale “Affari istituzionali” con la quale è stato approvato un avviso pubblico per concedere i contributi per realizzare sistemi di videosorveglianza, acquisire e gestire informazioni e riqualificare aree degradate.

A muovere i primi passi era stata già la precedente amministrazione che il 14 settembre del 2020 in Consiglio approvò un primo studio di fattibilità tecnico economica dell’intervento denominato proprio “Realizzazione di un impianto di videosorveglianza nel centro urbano in prossimità delle scuole“ e venne redatto anche il quadro economico: l’importo per realizzare gli impianti ed acquistare le apparecchiature necessarie alla videosorveglianza venne stimato sui 40.000 euro. Tutto si fermò e sembrava un progetto arenato ma in questi giorni l’ente di Corso Volsci ha ottenuto il contributo regionale potendo così prenotare l’impegno di spesa sul bilancio pluriennale 2021-2023. È stato approvato il crono programma di spesa e molto presto potranno finalmente partire i lavori che, in prima battuta, serviranno ad avere maggior controllo e sicurezza nelle aree del centro urbano. Successivamente, come più volte ha dichiarato il sindaco Di Stefano, si passerà all’intera città che verrà dotata di un sistema smart di controllo e video sorveglianza sulle principali arterie in entrata e uscita dalla città.


IL PIANO


Il piano prevede di realizzare una città più sicura e controllata attraverso l’installazione di telecamere di videosorveglianza e il miglioramento della segnaletica stradale, la geolocalizzazione e il posizionamento di sensori per monitorare gli spazi pubblici. Giova ricordare che nei pressi di diversi edifici sensibili, come le chiese di S. Restituta e San Francesco esistono già delle telecamere ma non sono funzionanti. Qualcuno, soprattutto fra i residenti, si domanda se non sia possibile ripristinare gli impianti già esistenti con una spesa che potrebbe non essere eccessiva: «Ma perché non si fanno intanto funzionare le telecamere che già ci sono?» si domandano.

Ro. Pu.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero