Frosinone, il neosindaco Mastrangeli: «Abbassiamo i toni e iniziamo a lavorare»

Frosinone, il neosindaco Mastrangeli: «Abbassiamo i toni e iniziamo a lavorare»
Una schiacciante vittoria (55,3% di preferenze) ha consacrato Riccardo Mastrangeli, assessore uscente del Bilancio della giunta Ottaviani, nuovo sindaco di Frosinone. Dopo una...

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Una schiacciante vittoria (55,3% di preferenze) ha consacrato Riccardo Mastrangeli, assessore uscente del Bilancio della giunta Ottaviani, nuovo sindaco di Frosinone. Dopo una lunga notte di festeggiamenti (in via Aldo Moro fuochi d’artificio e prosecco davanti al comitato elettorale) il neo primo cittadino del capoluogo è già pronto a tuffarsi nella nuova sfida.


Lo fa con il suo solito stile fatto di pacatezza e toni bassi lanciando anche segnali di distensione alla propria controparte politica.
Il ballottaggio ha confermato il distacco con Marzi al primo turno anzi lo ha ulteriormente rafforzato. Insomma una netta affermazione. Si aspettava un risultato del genere? «Ci speravo – dichiara Mastrangeli incontrato ieri nella cornice del bar Minotti - però essendo una persona prudente e con i piedi ben saldi a terra non ho mai rilasciato nessuna dichiarazione di annunciate e strepitose vittorie. Al contrario dei miei antagonisti che, invece, promettevano vittoria sicura. A me interessa essere giudicato per i risultati e non per le chiacchiere».
La campagna elettorale appena conclusasi è stata caratterizzata da polemiche, veleni ed un clima a volte anche violento. Che messaggio lancia all’opposizione di centro sinistra in vista del lavoro che vi attende per i prossimi 5 anni? «Il messaggio l’ho già lanciato. Sarò il sindaco di tutti i cittadini anche di coloro che non mi hanno votato. Voglio stemperare queste polemiche sterili ed abbassare i toni che sono stati eccessivamente esasperati e che, sotto il profilo elettorale, non hanno prodotto nulla. I cittadini cercano sicurezza, equilibrio e risultati e non amano alcun tipo di violenza, anche verbale. Forse la prima campagna elettorale post covid avrà esasperato alcuni animi».
Ha già un’idea di che squadra andrà a formare per presentare un governo cittadino il più efficace possibile? «Non ancora. Certo dovrà essere una squadra di altissima competenza e volontà. Quello che mi interessa è che chi sarà chiamato a lavorare con me dovrà capire l’importanza di un impegno senza alcuna considerazione di tempo necessario e spendendo ogni energia possibile. Unica delega che terrò per me sarà quella del decoro urbano che vorrò seguire in prima persona».
Ci sarà spazio anche per Vicano che l’ha appoggiata nel turno di ballottaggio? «Vicano è una persona che nella nostra maggioranza potrà fornire un contributo importante in termini di competenza ed esperienza. Mi farà un grande piacere averlo al mio fianco».
Da assessore a sindaco. Il vantaggio di conoscere alla perfezione la macchina amministrativa le dà un certo vantaggio. «È stato anche il motivo per il quale i cittadini mi hanno dato fiducia perché in questo modo non si interrompe l’azione amministrativa. Del resto conosco già tutti gli aspetti di ogni settore comunale». L’iniziativa “Solidamo” rimane? «Sicuro resterà. Sarà poi il consiglio comunale che deciderà se rimodularla o meno».
Quali saranno i principali obiettivi che vorrà perseguire? «In tempi brevi cantierabilità di quelli che sono i fondi provenienti dalla rigenerazione urbana che prevede il raddoppio dell’ascensore inclinato, la realizzazione della metropolitana leggera tra lo Scalo e De Matthaeis, il completamento del parco Matusa con più verde ed impianti. Fin da subito procederemo invece con l’avvio di alcune manutenzioni viarie di cui la città necessita». Poi c’è una macchina comunale da rimette in moto... «All’inizio del prossimo autunno bandiremo dei concorsi. Vogliamo assumere una ventina di ragazzi nativi digitali siano essi ragionieri, geometri ma persone preparate ed in gamba. L’ente necessità di forze nuove che si affiancheranno al personale già presente».

Che cosa le lascia questa campagna elettorale? «Un gran bagaglio di ulteriori stimoli e un forte contributo di idee relative alla risoluzione di alcune problematiche come ad esempio quelle del vincolo cimiteriale da risolvere una volta per tutte. Si tratta di abusi edilizi nati per stati di necessità e non di speculazione che vanno ovviamente trattati in maniera differente. Modificheremo il piano particolareggiato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero