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Inaugurato a Frosinone il nuovo centro di raccolta rifiuti comunale in via della Dogana, zona ex Mtc. Il servizio sarà disponibile per la cittadinanza da mercoledì. Taglio del nastro tricolore, dunque, ieri mattina. Alla presenza di vari esponenti dell’Amministrazione comunale, su tutti il sindaco Nicola Ottaviani, e di rappresentanti e operatori della ditta De Vizia è stato dato il via alla nuova isola ecologica. Il centro di raccolta è destinato alla ricezione dei rifiuti urbani, prodotti esclusivamente dai residenti del capoluogo. Saranno conferiti nella struttura direttamente dai cittadini con mezzi propri.
«Inauguriamo questo centro con cui sarà possibile incrementare ulteriormente la raccolta differenziata dei rifiuti urbani – ha dichiarato il sindaco -. Se siamo arrivati ad oltre il 70% di riciclata è perché tanto è stato fatto dall’Amministrazione, ma tanto anche delle famiglie e, soprattutto, dai giovani. Questo centro di smistamento è un ulteriore tassello, in un percorso lungo attivato 10 anni fa, che ha come obiettivo il miglioramento dell’approccio verso l’ambiente».
La struttura, quindi, sarà aperta tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 14.
Se da una parte, quindi, si fa un passaggio ulteriore per migliorare la raccolta differenziata, in alcune parti del capoluogo, specialmente le più periferiche, resta il problema dello smaltimento illecito di rifiuti: «Qui entriamo su una materia diversa – afferma Ottaviani - legata all’illecito e alla maleducazione. Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti va censurato e invitiamo i cittadini a segnalarci i numeri delle auto. Un fenomeno che, anche grazie all’utilizzo di una sorta di controllo aggiunto, effettuato dalla Polizia Locale, sta scendendo».
Sulle fototrappole, invece? «Alcune, in via sperimentale, già ci sono - spiega il sindaco -. Però anche la fototrappola è sì un disincentivo a portare avanti questi comportamenti illeciti, ma il concetto deve essere chiaro: non è mettendo migliaia di fototrappole che si risolve il problema, che, invece, è a monte, culturale e civico». Sulle tempistiche di posizionamento delle fototrappole, afferma: «Stiamo verificando le procedure che hanno a che fare con la privacy. Il mio punto di vista è che la privacy, rispetto a certi fenomeni, non debba sussistere, visto che stiamo tutelando l’interesse collettivo».
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Il Messaggero