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Il 2022, per Frosinone, si è chiuso con alcuni obiettivi centrati, ma anche con tanti progetti mancati. Opere pubbliche annunciate ma mai avviate. A Frosinone, da sempre, si fa fatica a mantenere ciò che si promette, specie per quanto riguarda la tempistica. Un anno fa l'ex sindaco Nicola Ottaviani, nella sua conferenza stampa di fine anno, forse già in piena campagna elettorale visto che a giugno si votava, elencò tutta una serie di progetti che da lì a qualche mese si sarebbero realizzati. «A marzo (quello del 2022, ndr) disse l'ex sindaco la città si trasformerà in un immenso cantiere». Detto, ma non fatto. L'anno, ormai concluso, ha visto annunciare l'apertura di molti cantieri, ma ad oggi o non sono ancora completati o addirittura neanche avviati.
CENTRO STORICO
Nel centro storico, ad esempio, i più volte annunciati lavori ai Piloni e a Largo Turriziani non sono ancora partiti. Le lungaggini burocratiche hanno fatto slittare i lavori previsti prima in primavera, poi a settembre. Ora, forse, è arrivato il momento giusto e dopo l'Epifania sembra che il cantiere, aggiudicato, potrà essere avviato.
SCALO
Gli occhi erano puntati soprattutto sul quartiere Scalo, roccaforte del centrodestra e serbatoi di voti sia per l'ex sindaco che per quello attuale. Realizzato il nuovo parcheggio (ex Frasca) e avviati i lavori per la nuova piazza allo Scalo, si resta in attesa della riqualificazione della zona di Corso Lazio, delle nuove rotatorie sulla Monti Lepini in uscita dell'autostrada (qui dipende dai privati che intendono realizzare il centro commerciale all'ex Permaflex mai partito anch'esso) e soprattutto la nuova stazione. Che fine ha fatto il progetto di Ferrovie dello Stato? A che punto è l'iter? Sarebbe il caso di fare un punto della situazione serio per definire il crono programma. Avviato, ma solo nelle ultime settimane, il cantiere sulla variante Casilina sud (via Saragat).
DE MATTHAEIS
Emblematico il caso della rotatoria al centro del piazzale. Inaugurata a dicembre 2019 a distanza di oltre tre anni, la rotatoria provvisoria fatta di plexiglass e lamiere è ancora lì senza che nessuno abbia pensato di installare due cordoli e un piccolo decoro verde per renderla più sicura ed anche esteticamente migliore. Al palo anche la valorizzazione dei siti archeologici scoperti in via San Giuseppe (il complesso termale) e quelli emersi negli scavi di Brunella.
SELVA PIANA
Lo scorso marzo sarebbero dovuti partire anche interventi importanti di riqualificazione nel quartiere Selva Piana. Invece i lavori per il nuovo Auditorium Colapietro sono stati avviati solo da un paio di settimane, mentre la riqualificazione del centro sociale per anziani in via Portogallo e di Corso Francia con annesse strutture sportive ancora non è partita. A marzo venne installato il cartello per la pista ciclabile in via Ciamarra ed aggiudicata la gara a luglio ma i lavori non sono mai partiti e non si conosce il reale motivo. Completate invece le piste ciclabili stazione-Matusa e stazione-stadio. Ed ancora: la famosa Metropolitana leggera e il nuovo ascensore inclinato temi molto dibattuti in campagna elettorale. I soldi sono stati stanziati ma non si registra alcuna novità. L'amministrazione Mastrangeli, in continuità politica con quella precedente, si è insediata solo a fine giugno. Ora è iniziato un nuovo anno dove, con il bilancio finalmente risanato, è chiamata a dare un'accelerazione alle opere attese da tempo. Frosinone aspetta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero