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Incendi boschivi: una giornata da dimenticare nel cassinate. Tre roghi divampati tra Esperia, San Giorgio a Liri e Pontecorvo, per tutta la giornata di ieri, hanno mantenuto impegnati vigili del fuoco, protezione civile, ma anche elicotteri e canadair.
L’emergenza è partita dalla primissima mattinata, quando nella zona di Esperia sono partiti due focolai: uno zona di montagna (estesosi fino a San Giorgio a Liri) in località Cerretello, nell’area parco dei Monti Aurunci che ha interessato 10 ettari di verde e l’altro a ridosso di alcune abitazioni a monte Calvo, non molto distante dall’area urbana di Monticelli.
Sul posto si sono subito dirette le squadre dei vigili del fuoco di Cassino e la protezione civile. Nel giro di poco sono intervenuti anche gli elicotteri del servizio antincendio della regione Lazio e canadair.
L’ALTRO FRONTE
In contemporanea, ieri mattina, i piromani sono tornati a monte Leuci, a Pontecorvo. Già sabato c’era stato un vasto rogo, domato a fatica. Ieri alle 10.30 le lingue di fuoco sono ripartite con più prepotenza e nel giro di poco hanno accerchiato il “balcone” della Valle del Liri: la cima del monte dove c’è il museo delle Battaglie dedicato alla seconda guerra mondiale. Arsi oltre 10 ettari di macchia mediterranea. A supporto dei vigili del fuoco e delle protezione di Pontecorvo sono arrivate squadre di Piedimonte San Germano, Castrocielo, Atina e Colfelice. In questo caso le indagine sono già partite la settimana scorsa, quando la protezione civile, nel bonificare l’area, ha trovato alcuni inneschi: lumini votivi utilizzati per dare fuoco alla vegetazione. «Purtroppo una delle aree più belle della nostra comunità, dove sorge il Museo delle Battaglie, per la seconda volta, in 72 ore viene preso di mira dai piromani. La nostra viva speranza è che siano individuati e assicurati alla giustizia. Mi preme ringraziare la protezione civile, i vigili del fuoco e i tanti cittadini che si sono uniti nelle attività di spegnimento», sono state le parole del sindaco Anselmo Rotondo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero