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Ancora fiamme ed ettari di verde inceneriti in Val di Comino, a ridosso del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. E' ripartito nella notte, infatti, l'incendio che da due giorni sta colpendo i boschi tra Alvito e San Donato Val di Comino, in località Fontanelle. A causa del denso fumo sprigionato, visibile a centinaia di metri di distanza, e per consentire l'intervento in sicurezza delle squadre di soccorso, è stata chiusa la strada regionale “Forca d'Acero” che collega il Lazio con l'Abruzzo, la Val di Comino con Opi e Pescasseroli. E anche stamane sono entrati in azione canadair ed elicotteri, che stanno sganciando migliaia di litri d'acqua nel tentativo di arginare le fiamme. A terra, invece, lungo la regionale che conduce al passo di Forca d'Acero, è un viavai di serene.
Il fuoco si è sviluppato nel pomeriggio di sabato, aggredendo senza sosta alberi e vegetazione fino a ieri mattina. Vigili del fuoco e volontari della Protezione civile sono stati impegnati ore per cercare di circoscrivere e domare le fiamme nonché mettere in sicurezza l'area. L'operazione sembrava riuscita, ma nella notte la coltre di fumo è tornata a levarsi nei cieli della Val di Comino. Il segnale che il fronte di fuoco era ancora attivo. E così è ripartita la macchina dell'emergenza, con canadair ed elicotteri che, dopo i rifornimenti d'acqua rispettivamente al lago di Barrea e al lago di Posta Fibreno, stanno di nuovo sorvolando la zona per effettuare lanci sul posto.
Il bilancio inizia a essere pesante: diversi, infatti, gli ettari di boscaglia andati distrutti. Sul rogo c'è l'ombra dei piromani e per questo sono scattate le indagini.
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