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Spuntano le siringhe nel sottopassaggio limitrofo a corso Lazio, a Frosinone. Nel tunnel che collega la zona Scalo, parte bassa del capoluogo, già da tempo molti cittadini lamentano problemi legati alla sicurezza e all'igiene. Se da una parte, a molte persone, il percorso pedonale, special mondo in orari notturni, dà l’impressione di scarsa sicurezza, dall'altra spesso in quel luogo si vivono problemi legati al degrado. Specialmente in un punto, a metà del passaggio pedonale, che frequentemente diventa uno spazio utilizzato per lasciare immondizia, sporcando la zona. Proprio lì, da qualche giorno, insieme a rifiuti comuni, sono spuntate diverse siringhe, alcune ancora nella confezione, altre gettate per terra, assieme a numerosi dispositivi medici e bottigliette di medicinali semivuote. Insieme a tutto ciò, anche vestiti deteriorati.
«Qui passo solo la mattina – spiega una cittadina- la sera non mi fido. È tutto sporco, Si dovrebbe igienizzare frequentemente tutto il sottopasso. Qui vengono anche per fare i bisogni fisici». Ampliando invece lo sguardo di qualche metro e percorrendo tutto il sottopasso, anche la stessa zona di Corso Lazio presenta alcune criticità. «Ci sono persone che lasciano i rifiuti ingombranti per strada ogni giorno– afferma Roberta, una residente- quindi noi facciamo le segnalazioni e, dopo qualche giorno, vengono a rimuovere i rifiuti.
Per Marco, un altro abitante, «l’emblema del quartiere è lo stato del monumento dedicato a Bruno Carloni. Non so più da quanto tempo è stato sporcato con delle scritte. Tra l’altro, la base di marmo è anche rotta. Quando riqualificheranno quel monumento?». Intanto, nelle scorse settimane la Giunta comunale, proprio per Corso Lazio, ha approvato il progetto esecutivo per realizzare una nuova scuola per l’infanzia, per un importo complessivo di 1.720.444,74 euro. Sullo stato del popoloso quartiere, però, è intervenuta anche la consigliera comunale d’opposizione di “Frosinone Indipendente” Fabiana Scasseddu: «Corso Lazio non è mai decollato come quartiere. Tra problemi di sporcizia sui marciapiedi, lo stato pessimo delle panchine, dei vasi, e della vegetazione. In alcuni punti ci sono quasi delle boscaglie. L’area è abbandonata a sé stessa».
Per questi motivi, la Scasseddu ragiona: «Per alcune cose, come il tenere puliti i vasi della zona, si potrebbe pensare di affidare il tutto ai residenti più volenterosi, come successo in altre zone di Frosinone. Penso anche al Giardino dei 5 sensi che è chiuso da tantissimo tempo con il lucchetto. Bisogna lasciarlo aperto e affidarlo ad un comitato di quartiere, formato dai residenti». La consigliera, quindi, aggiunge: «È necessario ragionare bene anche sul bando che dovrà esser fatto per l’impianto sportivo di Corso Lazio, attualmente in proroga ad un privato, perché è importante che sia i campi da calcio che il Giardino siano vivi, tramite quindi un bando che sia di più ampio respiro e che abbia degli importanti riscontri sociali per gli abitanti».
Mat. Fe.
Il Messaggero