Provinciali Frosinone, il centrodestra non sfonda e il Pd sorprende: Quadrini mister preferenze

Provinciali Frosinone, il centrodestra non sfonda e il Pd sorprende: Quadrini mister preferenze
  Finisce in parità tra centrodestra, che non sfonda, e centrosinistra la sfida per il Consiglio provinciale di Frosinone: sei seggi tra FdI, Lega e FI, mentre il Pd...

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Finisce in parità tra centrodestra, che non sfonda, e centrosinistra la sfida per il Consiglio provinciale di Frosinone: sei seggi tra FdI, Lega e FI, mentre il Pd ne conquista uno in più, passando da quattro a cinque. Rispetto alla tornata di due anni fa, Fratelli d'Italia centra uno scranno in più (tre), la Lega ne perde uno (si ferma a due) e FI risorge: torna in aula trascinata dall'uscente Gianluca Quadrini. Ancora una volta spicca l'affermazione della civica "Provincia in Comune", che rielegge Luigi Vacana per la quarta volta.

Una mini rivoluzione quella servita ieri sera dalle elezioni per il rinnovo dell'assise di piazza Gramsci.
Le operazioni di voto - riservate come noto agli eletti nelle singole municipalità - si sono concluse alle 20: alle urne sono andati 1.033 amministratori comunali (89,98%) su 1.148 aventi diritto. Il centrodestra puntava a uscire compatto, il centrosinistra a ritrovare l'unità e a dimostrare di avere una solida rete territoriale: entrambe le coalizioni sono riuscite nel rispettivi obiettivi, chi secondo le aspettative della vigilia e chi meno. Tra conferme e volti nuovi, il presidente Luca Di Stefano ha conosciuto lo scacchiere di maggioranza e opposizione con cui dovrà governare e confrontarsi per i prossimi due anni.

Fratelli d'Italia siederà nell'assemblea con tre rappresentanti: Roberto Caligiore, sindaco di Ceccano, il riconfermato Alessandro Cardinali (consigliere di Anagni, primo della lista con oltre 7.000 voti ponderati) e Andrea Velardo, assessore di Castrocielo. Non ce l'ha fatta il consigliere del capoluogo Sergio Crescenzi.

Per la Lega entra il consigliere di Ferentino Luca Zaccari e bissa l'elezione Andrea Amata (Vicalvi), che ha superato in volata Marco Fiorini (Fiuggi) e Lino Caschera (Sora). Per Forza Italia lo spoglio ha decretato la quinta investitura consecutiva a palazzo Iacobucci del presidente del Consiglio, l'uscente Gianluca Quadrini, mister preferenze con oltre 8.000 voti ponderati, con il partito andato vicino a piazzare il secondo azzurro con Maurizio Scaccia (Frosinone).

Esulta il Pd, approda in aula con cinque esponenti: conservano il banco Enrico Pittiglio, sindaco di San Donato, Gaetano Ranaldi (Cassino), Alessandro Mosticone (Sora), Antonella Di Pucchio (Isola del Liri) e si registra l'ingresso del consigliere di Ferentino Luigi Vittori, giunto davanti al candidato di Azione-Italia Viva, Adamo Pantano, sindaco di Posta Fibreno.

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Il Messaggero