Maltrattamenti sulla figlia, scatta il braccialetto elettronico

La stazione dei carabinieri di Atina
  Uomini violenti nei confronti delle donne, ex mogli, compagne ma anche figlie e familiari. Un fenomeno quello della violenza contro le donne che stenta a diminuire...

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Uomini violenti nei confronti delle donne, ex mogli, compagne ma anche figlie e familiari. Un fenomeno quello della violenza contro le donne che stenta a diminuire nonostante i provvedimenti sempre più restrittivi e le numerose campagne di formazione e sensibilizzazione. Ad Atina, i carabinieri della locale stazione hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal gip del Tribunale di Cassino nei confronti di un 60enne residente in un comune della Valle di Comino, indagato per maltrattamenti in famiglia nei riguardi della figlia maggiorenne convivente. Le indagini, avviate dopo la denuncia della ragazza, hanno permesso ai carabinieri di ricostruire gli eventi e raccogliere indizi nei confronti dell’uomo, un agricoltore che con comportamenti vessatori ha continuato a perseguitare la figlia per anni nonostante fosse già destinatario di un provvedimento di ammonimento da parte del questore di Frosinone. Minacce, violenze psicologiche, eccessivi comportamenti di controllo sulle abitudini della figlia che non gradiva e che voleva reprimere in ogni modo generando una situazione familiare di tensione, paura e frustrazione. Una situazione insopportabile che è andata avanti per troppo tempo fino a quando la giovane donna ha trovato il coraggio di raccontare tutto sia alla polizia, prima, che ai carabinieri dopo. Coraggio che non sempre le donne riescono, purtroppo, a trovare.

SANT’ELIA


Minuti di paura si sono registrati, invece, nel vicina Sant’Elia Fiumerapido, dove i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 33enne del cassinate. L’uomo, già sottoposto all’applicazione del braccialetto elettronico di sorveglianza, non curante dei divieti che gli erano stati imposti per i comportamenti vessatori avuti, si è presentato in evidente stato di agitazione sotto l’abitazione della ex compagna intimandole di scendere per parlare minacciandola che, altrimenti, avrebbe dato fuoco all’abitazione. Grazie all’immediato intervento dei militari, l’uomo è stato bloccato, tratto in arresto e accompagnato, con rito direttissimo, dinanzi il Tribunale di Cassino. Il giudice per le udienze preliminari ha disposto gli arresti domiciliari. Continua il quotidiano impegno da parte dei carabinieri in tutto il territorio nel contrasto ad ogni forma di illegalità con particolare attenzione alla fasce di popolazione più deboli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero