Liste d’attesa, ritardi e disagi per gli utenti

  «Basterebbe spiegare a chi arriva allo sportello che se quella prestazione non c'è o l'attesa è di mesi, al prezzo del ticket si fa in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 

«Basterebbe spiegare a chi arriva allo sportello che se quella prestazione non c'è o l'attesa è di mesi, al prezzo del ticket si fa in intramoenia». Beatrice Moretti, segretaria dello Spi Cgil di Frosinone, esce dall'incontro con la commissaria della Asl, Sabrina Pulvirenti, e si ferma con i giornalisti per fare il punto. È il giorno del presidio a Frosinone, nell'ambito delle iniziative del sindacato che si stanno svolgendo in tutto il Lazio per sensibilizzare sulle liste d'attesa e le difficoltà «che incontrano soprattutto le persone più deboli».

La situazione di difficoltà è nota «e non pretendiamo che la commissaria la risolva domani - dice ancora Moretti - ci sono delle criticità a carattere regionale, ma intanto abbiamo apprezzato la volontà di confrontarsi».
Un primo risultato, sia pure minimo, c'è già stato: sarà riattivato il tavolo di verifica sull'andamento delle liste in provincia «che non si riunisce da tempo» - aggiunge la segretaria.
L'iniziativa di ieri rientra nell'ambito della mobilitazione organizzata a livello regionale «per denunciare che il diritto ad accedere alle cure pubbiche nei tempi opportuni, un obiettivo previsto dal piano di riduzione delle liste d'attesa - si afferma in un documento - nella realtà non viene ancora opportunamente portato a conoscenza dei cittadini e spesso viene ostacolato». Il caso emblematico è quello, appunto, dell'attività "intra moenia". Vale a dire lo stesso professionista che in regime "privato" nel medesimo ospedale o ambulatorio fornisce la prestazione in pochi giorni, quando le liste sono di mesi. Il cittadino, in casi del genere, ha diritto di avere la prestazione pagando solo il ticket. «Intendiamo richiamare l'attenzione sulla scarsa trasparenza e informazione da parte delle Asl - si legge ancora nel comunicato - quando ci si rivolge alle strutture di prenotazione».
Ieri mattina, poi, si è verificato anche un guasto che ha fatto saltare diversi esami prenotati «penso a un anziano arrivato da chissà dove, il quale ha dovuto farsi accompagnare e torna a casa senza aver svolto l'esame che gli sarà dato, ora, chissà quando» - ha commentato ancora la Moretti.

Il documento dello Spi Cgil chiede il miglioramento della qualità della rete di prenotazione; la programmazione di specifiche azioni per la produzione "diretta" delle prestazioni; il cambiamento di modi di produzione e la riduzione delle differenze territoriali e strutturali dei punti di erogazione Asl. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero