Biodigestore, parere negativo del Consiglio comunale di Anagni

Biodigestore, parere negativo del Consiglio comunale di Anagni
Il Consiglio comunale di Anagni ha approvato ieri sera, alla fine di una assise che è finita poco dopo le 21, una delibera che esprime netta contrarietà alla...

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Il Consiglio comunale di Anagni ha approvato ieri sera, alla fine di una assise che è finita poco dopo le 21, una delibera che esprime netta contrarietà alla possibilità di realizzare nel territorio della città dei papi un impianto di biodigestione per ricavare gas metano. Di fatto, il Consiglio ha detto no al progetto che tempo fa era stato presentato dal gruppo Saf-Saxa Gres con l’obiettivo di trattare ogni anno circa 84.000 tonnellate di rifiuti organici.

La delibera verrà ora presentata alla conferenza dei servizi che il 6 aprile alla Regione Lazio dovrebbe dire la parola decisiva sul destino di questo progetto. Progetto che da tempo è al centro del dibattito anagnino; con molte polemiche da parte soprattutto degli ambientalisti locali, che da tempo ritengono questa eventuale struttura troppo impattante per l’ambiente cittadino.

Durante il Consiglio di ieri maggioranza ed opposizione hanno analizzato tre documenti che verranno presentati durante la conferenza dei servizi. Si tratta di tre relazioni distinte: una di carattere urbanistico, con l’elenco di tutte le criticità tecnico-urbanistiche relative alla progettazione della struttura; una di carattere medico-ambientale, redatta dall’associazione Medici per l’ambiente, che mette in evidenza i collegamenti tra l’ambiente locale e lo sviluppo di malattie sul territorio; una terza di carattere amministrativo, che mette in evidenza anche in questo caso i disagi legati alla creazione della struttura.

Non sono poi mancate, all’interno della discussione, le polemiche. Come quando, ad esempio, gli esponenti del gruppo Idea Anagni, Antonio Necci e Guglielmo Vecchi, hanno messo in evidenza come il progetto fosse sostenuto dai vertici della Regione Lazio e, soprattutto, del Partito democratico della Regione. Cosa che ha, ovviamente, creato polemiche in Consiglio, con la replica del consigliere comunale del Pd Sandra Tagliaboschi che ha chiesto di evitare strumentalizzazioni, ricordando che «dobbiamo agire uniti per l’interesse della nostra città».

Alla fine, come annunciato, la delibera è passata con il voto unanime di tutti i presenti. Il testo verrà adesso presentato, insieme con le relazioni esaminate durante il Consiglio, alla conferenza dei servizi il 6 aprile. Conferenza che dovrà dare con ogni probabilità una risposta definitiva sul destino del progetto.

 

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Il Messaggero