Il Covid non si piega, in Ciociaria ad aprile oltre seimila casi e tredici vittime: tasso di positività in salita

Il Covid non si piega, in Ciociaria ad aprile oltre seimila casi e tredici vittime: tasso di positività in salita
Oltre seimila contagi e 13 morti, tre nelle ultime ore, nel mese di Aprile in Ciociaria. Il virus non si piega così come l’onda dei contagi che da marzo, nonostante...

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Oltre seimila contagi e 13 morti, tre nelle ultime ore, nel mese di Aprile in Ciociaria. Il virus non si piega così come l’onda dei contagi che da marzo, nonostante l’altalena dei dati, continua a viaggiare a un ritmo pressoché costante. È l’effetto varianti del Sars-Cov-2, in particolare di quella ribattezzata Omicron, scoperta nel novembre scorso e caratterizzata da una trasmissibilità superiore. Ora, però, a catalizzare l’attenzione degli esperti è l’ulteriore ricombinazione del virus nella sottovariante chiamata Xe.

Le mutazioni di questo coronavirus, dunque, hanno notevolmente inciso sull’andamento della pandemia. La riprova sta nel confronto tra la curva epidemiologica di un anno fa con quella attuale. In provincia di Frosinone, infatti, i contagi dodici mesi fa erano scesi sotto i livelli di guardia, attestandosi, nella prima settimana di aprile, su una media di circa cento casi al giorno. Ora, invece, il valore intermedio è di circa 600 nuovi positivi ogni ventiquattr’ore. Inferiore, però, era anche il numero dei tamponi quotidiani effettuati, oggi quasi raddoppiato.

Ad ogni modo, se il tasso di positività oscillava intorno al 5 per cento, arrivando a toccare una punta del 6,7, in questa settimana si è aggirato grosso modo sul 20 per cento, con un lieve rialzo al 22 dopo l’esito degli ultimi test molecolari. In un anno, inoltre, è cambiato anche lo scenario sul fronte delle vaccinazioni: da una percentuale man mano in crescita e con il piano delle prenotazioni per ricevere le dosi nel pieno dell’operatività, si è arrivati a una copertura della profilassi che ha raggiunto, secondo gli ultimi dati forniti dall’Asl, circa il 90 per cento della popolazione ciociara.

Il Covid, nel frattempo, continua a circolare e non allenta la presa. Per questo da più parti, soprattutto dall’azienda sanitaria, si susseguono gli appelli a mantenere alta la guardia e a osservare le precauzioni per il contenimento del virus, oltre all’invito ad aderire alla campagna vaccinale o, nel caso, a completare il ciclo.


L’ANDAMENTO
Anche nell’ultimo bollettino diramato dall’Asl il trend della pandemia si conferma stabile, con un bilancio ancora una volta pesante. In Ciociaria, su 3.292 tamponi eseguiti, sono stati accertati altri 729 positivi. Il giorno precedente erano stati 607.

Purtroppo sono state registrate altre tre vittime: un uomo di 68 anni di Veroli, una donna di 81 anni di Trevi nel Lazio e una donna di 97 anni di Pico, da quanto riportato tutti con patologie pregresse. Si aggiungono alle due di tre giorni fa. Scendono, per fortuna, i ricoverati in ospedale, da 64 a 59. I nuovi negativizzati, invece, sono stati 728, che si sommano ai 792 del giorno prima.

In cima alla mappa quotidiana della diffusione del virus torna Frosinone con 95 contagi. Dietro, leggermente staccati, figurano Alatri (61), Veroli (48), Sora (41), Anagni (31), Monte San Giovanni Campano (30), Cassino (29), Ceccano (28), Ferentino (27), Paliano (26) e Isola Liri con 22 nuove infezioni. Seguono altri centri con casi in ordine decrescente, dai 16 di Boville Ernica a uno registrato in ciascuno di quattordici piccoli comuni.

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Il Messaggero