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Una visita turistica molto particolare ed emozionante, che ha dato la possibilità di godere delle bellezze artistiche della cattedrale e del museo della cattedrale di Anagni anche a persone che di solito non possono farlo, come i non vedenti e gli ipovedenti. Che hanno potuto usare, al posto degli occhi e della vista, le mani ed il tatto per apprezzare i capolavori che avevano di fronte. Anche grazie alla presenza di guide esperte ed appassionate.
La visita è quella che si è svolta due giorni fa nei pressi del Museo della cattedrale di Anagni. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla sensibilità dei responsabili della Proloco di Anagni e della sezione locale della Unione Italiana Ciechi. Ad essere protagonista della visita turistica è stato infatti un gruppo di non vedenti e di ipovedenti della provincia di Frosinone. Che, grazie ad un accordo stipulato tra la Pro loco di Anagni e la sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi, hanno avuto la possibilità di fare un giro turistico all'interno delle bellezze del museo e della cattedrale della città dei papi. Mentre le guide illustravano le bellezze del posto, le persone che stavano dietro di loro potevano apprezzare i monumenti e le opere d’arte toccandoli con le mani, per rendersi conto dei tesori con cui stavano avendo a che fare.
«È stata un’esperienza bellissima- ha detto Francesca Ascenzi, una delle responsabili dell’iniziativa-; ho visto persone attentissime, concentrate, sinceramente emozionate per il fatto di essere lì. Ed anch’io, ad un certo punto, ho davvero dovuto trattenere dei momenti di commozione. Voglio ringraziare Chiara Grossi e Rossana Fiorini, che grazie anche alla loro competenza, hanno permesso di rendere questa giornata davvero indimenticabile». L’auspicio, per Francesca Ascenzi, è che quella di due giorni fa non sia stata soltanto una bellissima iniziativa isolata, ma anche il punto di partenza di una prospettiva che potrebbe essere davvero interessante. «Penso ad esempio- ha detto- alla possibilità di realizzare all'interno del museo della cattedrale delle scritte in linguaggio braille, che possano consentire anche ai non vedenti e agli ipovedenti di poter godere di queste bellezze. Ma, del resto, anche all'interno della città potrebbero essere realizzate delle segnaletiche fatte appositamente in questo senso».
Pa. Ca.
Il Messaggero