OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Le parole d'ordine sono due: integrazione e autonomia. Il progetto lavoro redatto dall'Associazione italiana persone down (Aipdi) di Frosinone ha portato all'assunzione a tempo indeterminato di un loro associato. In precedenza era toccato a Giulia ieri a Giovanni. La sequenza è sempre la stessa: formazione, tirocinio e assunzione. Un progetto che parte da vicino, dalle famiglie e dai ragazzi con sindrome down, e guarda lontano alla piena integrazione e autonomia.
A raccontarlo è Cosmo Brunesi, presidente provinciale dell'Aipd. «Giovanni Fusco di Sora è solo l'ultimo, in ordine di tempo, che viene assunto a tempo indeterminato dal gruppo MacDonald. La firma del contratto a tempo indeterminato c'è stata ieri al termine del tirocinio. Altra assunzione era stata fatta a Giulia Protani di Arnara», racconta Brunesi che da anni, ormai, si dedicata alla gestione dell'associazione.
«Le assunzioni - spiega - non arrivano dal nulla, c'è un progetto ben preciso che ci permette, come associazione, di poter avviare i nostri giovani al mondo del lavoro.Nella nostra sede c'è uno sportello, gestito dalla dottoressa Monica Gabriele, nell'ambito del quale viene eseguito un periodo di formazione che varia da tre a sei mesi. In questo periodo viene spiegato loro il mondo del lavoro: i diritti, i doveri, gli aspetti previdenziali e ogni altro spunto utili sul posto di lavoro». Ieri, dunque, è stato un giorno di festa per l'Aipd di Frosinone, un momento in cui sono stati raccolti i frutti di un impegno ben preciso assunto dall'associazione che ha permesso alla aziende di partecipare ai bandi regionali e attingere, successivamente, agli iscritti all'Aipd.
«A nome di tutta l'Aipd faccio gli auguri e i complimenti al nostro Giovanni e alla sua famiglia , ma anche a quanti prima di lui hanno trovato una stabile occupazione», ha concluso Brunesi.
La stessa associazione lo scorso anno ha dato vita al primo centro di residenzialità tutto dedicato ai propri iscritti, dove vivono e trascorrono le loro giornate sempre in autonomia.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero