Ceccano: lascia il marito violento, lui la perseguita con accuse inventate

I fatti risalgono agli anni 2020 -2021 quando il rapporto tra i due comincia a sgretolarsi

Ceccano: lascia il marito violento, lui la perseguita con accuse inventate
  Quando stavano insieme non faceva altro che maltrattare la convivente. Una volta che la compagna, una casalinga di 40 anni, ha deciso di lasciarlo, l'uomo un operaio di...

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Quando stavano insieme non faceva altro che maltrattare la convivente. Una volta che la compagna, una casalinga di 40 anni, ha deciso di lasciarlo, l'uomo un operaio di 50 anni residente a Ceccano, si è trasformato in uno stalker e ora a su carico ci sono due procedimenti penali: uno per maltrattamenti, l'altro per stalking.

I fatti risalgono agli anni 2020 -2021 quando il rapporto tra i due comincia a sgretolarsi proprio a causa del carattere aggressivo dell'uomo. I figli ancora adolescenti, temendo che il genitore potesse mettere in atto gesti inconsulti, avevano deciso di fare i turni dentro casa per non lasciare mai la madre da sola costringendoli ad alterare le loro abitudini di vita.
Dopo la separazione, la casalinga, che per stare lontano dall'ex si era trasferita con i figli a Sora, aveva vissuto un vero e proprio inferno. E così quando il suo legale, l'avvocato Giovanna Liburdi, le ha chiesto se si volesse costituire parte civile tramite l'associazione "Insieme per Marianna", la donna ha accettato senza alcun ripensamento. Lei voleva onorare il ricordo di quella donna che, madre di tre figli, era stata barbaramente assassinata dall'ex marito.

In quel caso si era trattata di una tragedia annunciata. Ma la casalinga non appena ha potuto liberarsi di quella persona che l'aveva sempre denigrata ed umiliata, ha cercato di riappropriarsi della sua vita. Dopo la separazione per l'operaio ogni motivo era buono per chiamare le forze dell'ordine e denunciare fatti inesistenti. In una occasione aveva allertato i carabinieri perché quando si era recato a prendere il figlio più piccolo di 6 anni a suo dire la donna non aveva messo nello zaino il cambio di vestiario. Per non parlare delle volte che diceva al bambino che la madre sarebbe andata via con il suo fidanzato lasciandolo da solo. Tutto ciò provocava nel ragazzino un forte turbamento. In un altro episodio aveva accusato la ex compagna di aver manomesso il telefono del minore per impedirgli di parlare con lui. Quello che la feriva maggiormente però era sapere di essere presentarla agli occhi dei figli come una donna di facili costumi. L'avvocato Antonella Liberatori dell'associazione "Insieme per Marianna" siederà al suo fianco come parte civile.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero