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Tutti gli accertamenti tecnici e balistici avevano già escluso la sua responsabilità, ma ora per il tabaccaio di Santopadre Sandro Fiorelli (nella foto), che il 26 ottobre 2021 uccise con un colpo di fucile Xheleshi Arber, albanese di 38 anni, nel giardino della sua abitazione arriva la richiesta di archiviazione della procura. L'atto è stato firmato dal pm Marina Marra e depositato questa mattina, 24 gennaio. A scagionare l'uomo la relazione balistica dei carabinieri del Ris di Roma e gli accertamenti di medicina legale disposti dal pubblico ministeri Marra nel corso delle indagini.
LA RELAZIONE
L'uomo, che era stato indagato a piede libero per eccesso colposo di legittima difesa, ha sempre sostenuto di aver premuto il grilletto del suo fucile calibro 12 (detenuto per uso cacia), dopo aver sorpreso quell’uomo in casa, il quale mentre scappava gli aveva puntato contro una pistola, poi rivelatasi una scacciacani ma priva del tappino rosso. Versione confermata dai riscontri della balistica sulla traiettoria del colpo. A chiudere il cerchio la relazione di medicina legale sull'autopsia sul corpo dell'uomo che si era introdotto in casa. Il tabaccaio, quindi, ha sparato quando il ladro si è voltato verso di lui puntandogli la pistola e lui non poteva sapere che era una scacciacani perché l’arma non aveva il tappino rosso. I fori di entrata dei pallini sul corpo dell’albanese, infatti, sono stati trovati all’altezza dell’ascella, da qui la conclusione che aveva il braccio alzato e la pistola in mano. Proprio come raccontato dal tabaccaio.
LA SOLIDARIETA'
Tanta era stata sin dai primi momenti la solidarietà nei confronti di Fioreli, assistito dall'avvocato Sandro De Gasperis, nel suo paese erano apparsi striscioni e in rete c'era stato hashtag #iostoconiltabaccaio.
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Il Messaggero