L'avvocato: «Così è morto il neonato in sala parto»

L'avvocato: «Così è morto il neonato in sala parto»
Neonato morto in ospedale, a Frosinone, in circostanze misteriose: i giovani genitori sono ancora in attesa che il magistrato inquirente dia il nullaosta per la sepoltura....

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Neonato morto in ospedale, a Frosinone, in circostanze misteriose: i giovani genitori sono ancora in attesa che il magistrato inquirente dia il nullaosta per la sepoltura. L'altro pomeriggio, come si ricorderà, il medico legale Daniela Lucidi ha effettuato l'esame autoptico sulla salma. Intanto il papà e la mamma del piccolo Leonardo (così hanno chiamato il piccino) si sono rivolti all'avvocato Simone Galluccio per essere rappresentati nelle opportune sedi. «Ora - ha dichiarato il legale- bisognerà attendere il risultato dell'autopsia. Poi si deciderà il da farsi. Al momento si sa che all'interno della cartella clinica che è stata sequestrata dai carabinieri esistono due diciture diverse: in una è stato scritto che il bambino è nato morto; nell'altra invece che è deceduto dopo essere venuto alla luce. Potrebbe trattarsi soltanto di un errore ma va da sè che si tratta di elementi importanti che avrebbero un peso enorme sull'intera inchiesta».


A detta del legale che ha raccolto lo sfogo dei due genitori, entrambi di Ceccano, non c'era stato alcun segnale, alcuna avvisaglia da parte dei medici che stavano seguendo la donna in sala parto circa quello che sarebbe accaduto da lì a poco. «La mia assistita- ha continuato l'avv. Galluccio- è stata rassicurata fino alla fine. Ad accorgersi che qualcosa non era andato per il verso giusto è stata la madre della ragazza che aveva voluto assistere al parto. Quando ha visto il bambino cianotico ed i medici che erano rimasti in silenzio ha subito intuito che il piccino stava male».

Tra sessanta giorni, quando il medico legale depositerà la perizia , il magistrato che ha avviato l'inchiesta deciderà se sussistono elementi per iscrivere qualche sanitario sul registro degli indagati. Nello specifico si dovrà accertare se, durante il parto, i medici ed il personale sanitario che hanno seguito la giovane mamma possano aver peccato di imprudenza, imperizia o negligenza. «A tal proposito - ha continuato il legale- chiederemo di visionare i tracciati effettuati nelle ultime ore». Il bimbo avrebbe potuto essere salvato con un taglio cesareo? E' quanto sta cercando di scoprire il legale che come da richiesta dei genitori.

Da parte sua il primario di Ginecologia, Giancarlo Paradisi, ha precisato che «È stato fatto tutto il possibile per salvare il neonato. La neonatologa ha messo in atto ogni procedura necessaria, purtroppo senza l'esito che avremmo voluto. È stato un dramma inatteso e inaspettato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero