L'Agenzia Nazionale Giovani ​incontra gli studenti del Liceo

L'Agenzia Nazionale Giovani incontra gli studenti del Liceo
Diminuire la distanza tra le istituzioni centrali ed il territorio. Informare e ascoltare i giovani. Favorire partecipazione ed...

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Diminuire la distanza tra le istituzioni centrali ed il territorio. Informare e ascoltare i giovani. Favorire

partecipazione ed inclusione. Essere un punto di riferimento per i giovani che vogliono avvicinarsi alle
opportunità dei Programmi Europei. Questi gli obiettivi cardine del primo network radiofonico digitale
istituzionale “ANG inRadio”, presente in gran parte del territorio nazionale, realizzato grazie al finanziamento
dall’Agenzia Nazionale per i Giovani - l’ente vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla
Commissione Europea, che si occupa per l’Italia dei programmi europei rivolti ai giovani - nell’ambito del Fondo
Nazionale Politiche Giovanili. “Sarà un presidio dell’Agenzia sul territorio. La partecipazione giovanile, anche
attraverso la radio, può avere un impatto sul cambiamento sociale. Noi ci crediamo!” così Domenico De Maio,
Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, che sarà in visita nel Lazio il 16 dicembre per inaugurare
tre delle sei stazioni digitali presenti in regione. Tra le 6 stazioni locali una è nata nella provincia di Frosinone, con
sede a Ceccano in seno all’Associazione Disciplinare Conscom. L’emittente che ha assunto il nome del network,
connotandosi poi con un proprio slogan, si chiama ANG InRADIO Lazio “Young Radio for Young People” ed è
diventata, nei suoi primi quattro mesi di attività, uno strumento per informare e ascoltare i giovani, diventati
protagonisti e attori dei podcast dedicati alla discriminazione sociale. Saranno loro, alla presenza del Direttore
dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Domenico De Maio, a presentare il progetto LUNEDI 16 DICEMBRE alle ore
11 presso l’aula magna del Liceo Scientifico e Linguistico della città fabraterna. Maurizio Lozzi, voce storica
dell’etere sin dalle prime pioneristiche avventure delle radio libere di fine anni ’70, ed oggi referente locale di
questo progetto, conferma che “l’esperienza vissuta con i dieci ragazzi under 30 che hanno voluto sperimentare il
medium radiofonico, utilizzando le tecnologie digitali di oggi, davvero impensabili quando fondammo le prime
radio libere, è stata davvero entusiasmante, ma anche estremamente formativa e sensibilizzante visto che
abbiamo indagato le diverse forme di discriminazione, purtroppo presenti ed emergenti, nella nostra società”.
Zaino in spalla e microfono in mano, i dieci protagonisti di ANG InRADIO Lazio “Young Radio for Young People”
hanno formato due redazioni, operative nelle provincie di Frosinone e Roma, producendo venti podcast che
saranno in programmazione sul network nazionale ANG InRADIO. La rete si sviluppa su tutto il territorio
nazionale con 44 punti presenti in 13 Regioni. “I protagonisti saranno proprio i ragazzi che ospiteranno nelle loro
trasmissione esperti del mondo della cultura, dell'informazione, del lavoro e della società e della politica. Un modo
per promuovere il protagonismo giovanile, di realizzare “spazi” e “luoghi” di incontro delle nuove generazioni,
promuovere networking ed occasioni concrete per fare rete con altre realtà locali per sviluppare creatività,
promuovere il talento e favorire innovazione e nuove progettualità rivolte al territorio. Un presidio dell’Agenzia
Giovani a livello territoriale. Una radio libera, senza censura, dove i ragazzi potranno raccontarsi, confrontarsi,
crescere” commenta De Maio. “La nostra presenza nei territori testimonia il grande lavoro che l’Agenzia sta
portando avanti di vicinanza ai giovani, supporto e presenza costante come punto di riferimento per le nuove
generazioni con le quali vogliamo costruire un forte percorso di partecipazione attiva. La radio infatti è solo un

pretesto, uno strumento, per essere presenti sui territori e favorire quindi l’accesso alle opportunità gestite
dall’Agenzia Nazionale per i Giovani”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero