Telecamere finte contro i ladri, ma denuncia vera: nei guai il gestore di una pompa di benzina

L'imprenditore di Fiuggi segnalato all'autorità giudiziaria per controllo indebito dei propri dipendenti

Telecamere finte contro i ladri, ma denuncia vera: nei guai il gestore di una pompa di benzina
Telecamere finte, ma denuncia vera. Quella che si è beccato il gestore di un distributore di benzina e autolavaggio di Fiuggi (Frosinone) che adesso deve rispondere di...

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Telecamere finte, ma denuncia vera. Quella che si è beccato il gestore di un distributore di benzina e autolavaggio di Fiuggi (Frosinone) che adesso deve rispondere di controllo indebito dei dipendenti. L'uomo aveva acquistato le telecamere civetta sul web, ma certo non sapeva che quell'acquisto gli avrebbe procurato un mare di guai in termini giudiziari. Solitamente gli impianti farlocchi vengono utilizzati per dissuadere i ladri. Le telecamere finte, perfettamente identiche a quelle vere, possono impaurire i malintenzionati. Questi ultimi che non sanno che si tratta di videocamere giocattolo preferiscono non rischiare desistendo dal mettere in atto azioni criminose. E fin qui nulla di male.

Il problema è sorto quando i carabinieri che si sono recati sul posto a seguito di alcune segnalazioni, hanno contestato al gestore del distributore di benzina il controllo indebito dei suoi dipendenti. Cosa significa? Che pur essendo quella una società a conduzione familiare, risultava che in quel distributore di benzina lavoravano ben sei dipendenti che non erano stati messi al corrente sull'installazione delle telecamere. Il quarantenne, oltre a mettere al corrente coloro che lavoravano nella sua pompa di benzina, avrebbe dovuto presentare apposita documentazione anche all'ispettorato del lavoro. In questa sede avrebbe dovuto far presente che si trattava di videocamere finte che erano state installate soltanto per mettere in fuga i malintenzionati. Il quarantenne, che è difeso dall'avvocato Fabrizio Ambrosi, adesso sarà passibile di una contravvenzione. Ma può ritenersi fortunato perché per tali reati è previsto anche l'arresto. Violare la privacy dei lavoratori è assolutamente proibito. Anche se si tratta di videocamere a cui non potranno mai essere estrapolati fotogrammi.
 

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Il Messaggero