Usuraio diventa vittima di altri strozzini, tre arresti dopo la denuncia di un commerciante di Cassino

Usuraio diventa vittima di altri strozzini, tre arresti dopo la denuncia di un commerciante di Cassino
Usuraio vittima di altri usurai. E' la storia che viene fuori da un'inchiesta portata a termine in queste ore dalla Guardia di Finanza di Cassino partita dalla...

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Usuraio vittima di altri usurai. E' la storia che viene fuori da un'inchiesta portata a termine in queste ore dalla Guardia di Finanza di Cassino partita dalla denuncia di un commerciante della Città Martire che asseriva di essere oggetto di usura da parte di un imprenditore edile di Caserta.

In realtà, a seguito degli accertamenti svolti, emergeva tutt’altro scenario, poiché era l’usuraio ad essere vittima di altri soggetti e quindi alla disperata ricerca di liquidità.

Difatti, dopo aver ottenuto prestiti per decine di migliaia di euro con interessi superiori alla soglia legale, cui non riusciva a fare fronte, l’imprenditore entrava in una spirale perversa, rivolgendosi ad altri strozzini, precipitando sempre più nel baratro della disperazione.

In pieno lockdown e nonostante le restrizioni la vittima, nel vano tentativo di ottenere risorse economiche, cercava a tutti i costi di incontrare persone disposte ad offrirgli il denaro che doveva restituire, poiché era sottoposto a continue intimidazioni e minacce da parte degli strozzini, anche tramite l’utilizzo di armi.

È stato accertato come la vittima abbia complessivamente ottenuto in prestito circa 65.000 euro e sia stato costretto a restituirne, solo a titolo di interessi pretesi, oltre 172.000, con un tasso usuraio che sfiora il 95%.

Emergeva, inoltre, come uno dei “cravattari” pretendesse come saldo dei debiti residui, l’abitazione della vittima, una villa del valore di oltre 800.000 euro, prospettando, in caso di mancato rispetto dei termini per i pagamenti delle somme pattuite, ritorsioni anche nei confronti dei familiari.

All’esito delle indagini, il G.I.P. del Tribunale di Napoli, Dott. Raffaele Coppola, ha firmato un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere nei confronti di R.B., di anni 50, residente in Casandrino (NA) e degli arresti domiciliari nei confronti di A.F., di anni 60, e di M.B., di anni 65, residenti a Sant’Antimo (NA), ritenuti responsabili dei delitti di usura ed estorsione aggravate dallo stato di bisogno, dall’esercizio dell’attività imprenditoriale edall’utilizzo di armi.

 

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Il Messaggero