Incastrò il "Mostro del Fibreno": ultimo giorno a Cassino per il pm Beatrice Siravo

Questa mattina il saluto ai colleghi, agli avvocati e alle forze dell'ordine

Il pm Siravo
Negli ultimi 25 anni ha svolto delicate indagini attorno ai più importanti fatti di cronaca avvenuti nella giurisdizione della procura di Cassino. Oggi, 21 febbraio...

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Negli ultimi 25 anni ha svolto delicate indagini attorno ai più importanti fatti di cronaca avvenuti nella giurisdizione della procura di Cassino. Oggi, 21 febbraio 2024, per il sostituto procuratore Beatrice Siravo è stato l'ultimo giorno di lavoro a Cassino, andrà a svolgere le proprie funzioni alla corte d'appello di Napoli. 

A Cassino, arrivata il 23 agosto 1999, ha portato avanti indagini sull'omicidio della professoressa Gilberta Palleschi, arrivando ad arrestare l'assassino ribattezzato "Il Mostro del Fibreno"; nel 2016 ha ripreso le indagini sul giallo di Arce, per l'omicidio di Serena Mollicone il cui processo è ancora in corso in corte d'appello, dopo le assoluzioni in primo grado; ha coordinato le prime indagini sull'omicidio della dominicana Yrelis, uccisa lo scorso anno a Cassino. C'è poi l'assassinio del 28enne Cristiano Campanale, avvenuto nel 2019 nel sud pontino e il giallo della morte di Gimmy a Ponza. Ci sono nel quarto di secolo una miriade di altri fascicoli contro lo spaccio, il riciclaggio e il contrasto alle violenza di genere. Impossibile elencare i casi, eclatanti o meno, che ha portato a termine. Il pm Siravo lascia un segno a Cassino, un metodo sobrio nel solco dell'umanità e della riservatezza che ha mantenuto anche di fronte a fascicoli ad alto impatto mediatico. Ha sempre svolto il suo ruolo, rispettando quello degli altri, nelle aule di giustizia. Dallo scorso ottobre, con il pensionamento del procuratore capo Luciano D'Emmanuele, ha assunto il ruolo di procutore facente funzioni e nel suo intervento di saluto ha tracciato un bilancio dell'attività svolta, ma è stato anche il momento per approfondire temi di grande attualità come la separazione della carriere. 

"Prima del ruolo di requirente, a Melfi - ha detto -  ho svolto il ruolo di giudicante. Sono ruoli che arricchiscono e che si svolgono sempre nella linea di imparzialità, per questo, personalmente, sono contraria alla separazione delle carriere. Sono stata affascinata dalla funzione del pm perchè è creativa. L'indagine, assieme alla polizia giudiziaria, si costruisce tasello dopo tasello, per offrire al giudice i giusti elementi. Arrivare a trovare un assassino è una soddisfazione non perchè una persona va in carcere, ma perchè si restituisce fiducia ai familiari delle vittime. Se mi guardo indietro, questi 25 anni sono stati molto operosi, qui a Cassino. L'8 marzo è alle porte e permettetemi una riflessione sul ruolo della donna in magistratura: oggi le donne magistrato in servizio sono il 56 percento e in ogni concorso le donne vincitrici sono un numero maggiore degli uomini. Ma c'è ancora molta strada da fare, se su venti componenti togati del Csm solo sei sono donne".  

Al termine della cerimonia ha ricevuto l'abbraccio affettuoso dei colleghi, a cominciare dal pm Alfredo Mattei che subentra nel ruolo di procuratore capo facente funzioni, dei giudici del tribunale, del personale di segreteria agli avvocati e alle forze dell'ordine. 

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Il Messaggero