In Ciociaria allarme giovani, 21mila in meno in dieci anni: provincia nella top ten della decrescita

È lo spaccato che viene fuori analizzando i dati raccolti ed elaborati dalla Cgia di Mestre

In Ciociaria allarme giovani, 21mila in meno in dieci anni: provincia nella top ten della decrescita
È come se in Ciociaria i giovani fossero concentrati tutti nelle città di Frosinone, Alatri e Sora e se negli altri ottantotto centri vivessero soltanto adulti e...

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È come se in Ciociaria i giovani fossero concentrati tutti nelle città di Frosinone, Alatri e Sora e se negli altri ottantotto centri vivessero soltanto adulti e pensionati.

È lo spaccato che viene fuori analizzando i dati raccolti ed elaborati dalla Cgia di Mestre, l'associazione artigiani e piccole imprese, sull'andamento demografico in Italia. Spicca, purtroppo, il crollo del numero di uomini e donne tra i 15 e i 34 anni. È pressoché generalizzato nella penisola, anche se non mancano alcune eccezioni, comunque rare, in alcune regioni del Nord. È nel Centro-sud che il conto è impietoso e tra i territori in Sos c'è anche la Ciociaria, che è nella top ten nazionale della contrazione: è al nono posto insieme alla provincia di Messina, in Sicilia. Diverse sono le cause di questo fenomeno e su cui si dibatte da anni, tra cui quella della decrescita della natalità, che ormai sembra aver assunto i contorni di una piaga.
Ne consegue che a soffrire maggiormente sono soprattutto le cosiddette aree interne, quelle a rischio spopolamento, dove gli abitanti sono sempre di meno e sempre più anziani. Le ripercussioni, però, non sono soltanto per i territori, molti già alle prese con l'emigrazione del dopoguerra, ma anche per le imprese, che possono contare su una minor forza produttiva interna a disposizione.

In Ciociaria, nel 2013, quelli compresi nella fascia 15-34 anni erano 115.754. Un saldo a sei cifre, che si è progressivamente ridotto a cinque. Questa fetta rappresentava quasi un quarto del totale complessivo dei cittadini che vivevano da Filettino al Cassinate (495.096). Da allora, però, lo scenario è cambiato. Stando al quadro elaborato dalla Cgia, infatti, la popolazione giovanile in provincia è ora scesa a 93.779 unità, dopo essere diminuita già nel 2019 a 102.414. Adesso costituisce un quinto dei ciociari (466.757). Una flessione vertiginosa, dunque. In sostanza, il bilancio è di 21.975 ragazzi in meno (19 per cento) negli ultimi dieci anni, quasi l'equivalente dei residenti di una città come Sora.

NELLA REGIONE

Quella di Frosinone è la provincia della regione che fa registrare la percentuale di decremento più alta: dietro c'è Viterbo (-14,1 per cento con meno 9.558 in valori assoluti), seguono Rieti (-12, calo di 4.016), Latina (-9,6, dove i giovani da 130.049 sono scesi a 117.550) e Roma (-4,2 e con una variazione al ribasso di 36.820).
Il Lazio, con un -7 per cento, in questa graduatoria si colloca all'undicesimo posto: ha perso 84.868 rappresentanti della platea di riferimento. Sul podio figurano Sardegna, Calabria e Molise rispettivamente con -19,9, -19 e -17,5 per cento. Per quanto riguarda le province, invece, la diminuzione maggiore negli ultimi dieci anni è stata riscontrata nel Sud Sardegna (-26,9), a Oristano (-24) e a Isernia (-22,2).
Se l'Italia nel complesso ha visto arretrare il numero di giovani tra i 15 e i 34 anni di quasi un milione (-966.938, pari al 7,4 per cento), di cui 762mila unità (15,1 per cento) soltanto nel Mezzogiorno, c'è anche chi, invece, esulta per dati in crescita: è il caso di Lombardia (+0,4), Emilia Romagna (+2,1) e delle autonome Bolzano (+1,3) e Trento (+1,9).

Ai primi tre posti delle province per aumento di giovani figurano Trieste (+7,9), Bologna (+7,5) e Milano (+7,3).
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Il Messaggero