Il nuovo ospedale di Sora? Il sindaco De Donatis: «Meglio puntare sull'ampliamento del SS. Trinità»

Il sindaco di Sora Roberto De Donatis
Nuovo ospedale da 99 milioni di euro? Per il sindaco di Sora Roberto De Donatis sarebbe più opportuno puntare sull’ammodernamento e il potenziamento di quello...

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Nuovo ospedale da 99 milioni di euro? Per il sindaco di Sora Roberto De Donatis sarebbe più opportuno puntare sull’ammodernamento e il potenziamento di quello esistente. «Occorre avere una logica pratica, preferisco che si punti ad ampliare l’offerta di servizi del Santissima Trinità piuttosto che pensare alla realizzazione di un nuovo nosocomio», dice il primo cittadino.


Un’affermazione che stride con i piani della Regione Lazio che nei giorni scorsi ha presentato il programma delle opere per la provincia di Frosinone in cui capeggia proprio il nuovo nosocomio sorano.

«Sulla collina di San Marciano - dice però De Donatis - abbiamo un ospedale che potenzialmente può ospitare oltre 300 posti a fronte di circa 160 che attualmente sono a disposizione. La Regione ha già emanato un provvedimento a favore del Santissima Trinità che prevede lo stanziamento di 17 milioni di euro per l’adeguamento e la messa norma del nosocomio e 13 milioni di euro per il distretto C di via Piemonte che versa in condizioni di degrado».

Che senso ha, si domanda De Donatis, parlare di un nuovo ospedale quando si deve e si può guardare all’orizzonte con ottimismo ed immaginare un Dea di I livello che dovrebbe passare attraverso l’eccellenza della sanità locale ossia il reparto di Oncologia: «Il perno della sanità del nostro territorio è sicuramente il polo oncologico di Sora, dagli elevati standard e da una grande tradizione che vede affiancarsi altri reparti fondamentali e legati come lo sono quello di chirurgia e quello di endoscopia. È a questo che dobbiamo guardare».

Il sindaco, quindi, punta decisamente all’adeguamento e allo sfruttamento di ciò che già c’è attraverso dei finanziamenti già stanziati e sottolinea anche la falsità di alcune dichiarazioni relative al fatto che la struttura di San Marciano sorgerebbe su una faglia sismica: «Non è così, puntiamo su ciò che abbiamo e che già funziona».


Infine, fa una precisazione anche per ciò che riguarda il distretto C: «Circolano da qualche giorno voci su presunti spostamenti di uffici: nei prossimi giorni chiederò rassicurazioni sul fatto che servizi fondamentali ed uffici restino nella struttura di via Piemonte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero