Il presagio sui sogni spezzati di "Kekka", le indagini della procura e l'ultimo saluto alla 24enne

La vittima, Francesca lafragola
«Non farti vedere con una moto, è pericolosa». Una frase che, all'indomani dell'incidente mortale avvenuto sulla Cassino -Sora, in cui ha perso la vita...

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«Non farti vedere con una moto, è pericolosa». Una frase che, all'indomani dell'incidente mortale avvenuto sulla Cassino -Sora, in cui ha perso la vita la 24enne Francesca Lafragola di Sant'Elia Fiumerapido, assume il sapore del presagio. Un sesto senso che solo un genitore, a volte, riesce ad avere. Ed è stato così anche per Francesca e sua madre. La giovane più volte aveva manifestato l'intenzione di iniziare a guidare una due ruote, ma la madre si era sempre opposta. Il destino è stato doppiamente crudele perché ha voluto che la madre la vedesse lì, sull'asfalto, senza vita e che lei morisse abbracciata al suo fidanzato.


All'indomani della tragedia che si è consumata Sant'Elia Fiumerapido, emergono particolari, ma sono iniziati gli accertamenti per ricostruire la dinamica. Tutto fa pensare ad un tamponamento tra l'auto (una Fiat Punto) e la moto guidata da Luca, il fidanzato della 24enne rimasto gravemente ferito, ma è ancora presto per tirare le somme. Nella zona ci sono le telecamere del distributore di carburanti che potrebbero aver ripreso l'istante in cui i mezzi si sono scontrati, ma anche le testimonianze di altri automobilisti potrebbero essere di rilievo. La procura, come atto dovuto, nelle prossime ore potrebbe iscrivere nel registro degli indagati il conducente della Fiat, un 26nne della zona, per omicidio stradale. In queste ore resta il dolore, per la morte di Kekka i suoi sogni spezzati: gli amici, la musica e il grande amore della sua vita: Luca. Lei di origini napoletane era arrivata a Sant'Elia Fiumerapido con la sua famiglia da bambina. Ha frequentato le scuole medie in paese, poi a Cassino ha completato gli studi all'istituto Alberghiero. I bar e i ristoranti sono stati da sempre la sua passione. Li ha frequentati sin da quando era poco più che adolescente, a 14 anni. Una necessità, all'inizio. Ha provato sin da subito ad avere una sua indipendenza economica per non gravare sulla famiglia monoreddito: il padre lavora in una fabbrica, la mamma casalinga. Un fratello più grande, di 28 anni, una sorella quasi coetanea e altri due fratelli minorenni di 17 e 12 anni nella sua famiglia. Francesca, completati gli studi, ha iniziato a lavorare a ritmo serrato nei locali: prima a Sant'Elia, ora in un bar nel centro sportivo di Cassino. L'umiltà l'ha sempre contraddistinta. La tenacia, anche. Sempre sorridente, sempre ottimista, con la voglia di vivere a pieno la prima estate normale dopo due anni di restrizioni anti Covid che l'avevano limitata anche nel suo lavoro. Lei non si è mai scoraggiata, ha sempre sorriso alla vita. Una vita davanti, i sogni, le speranze, l'amore. Già, l'amore. Da alcuni anni aveva conosciuto Luca D'Alessandro, di Rocca D'Evandro. Avevano così deciso di andare a convivere insieme. Restando a Sant'Elia, in un appartamento della nonna di Francesca.
L'ULTIMO SALUTO

Domani mattina alle 10 l'estremo saluto alla giovane: i funerali si terranno nella chiesa di Sant'Elia. Intanto, il paese è in lutto. A stringersi forte al fianco dei familiari sono tanti amici, con vari post sui social. La ricorda anche la dirigente dell'Istituto San Benedetto di Cassino, che dice: «Ci uniamo al dolore della famiglia». Il sindaco Angelosanto si dispera: «Francesca era una ragazza giovane, solare, educata, lavoratrice, che certamente aveva ancora tanti sogni da realizzare. Non doveva finire così». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero