Ha attraversato a piedi, oltre l’Italia, altre cinque nazioni: Albania, Macedonia, Grecia, Turchia e Cipro. Ha viaggiato per 101 giorni per condividere...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il giovane, mentre raggiungeva il Santo Sepolcro, si è trovato dinanzi il vescovo della sua diocesi Gerardo Antonazzo, giunto a Gerusalemme lunedì scorso insieme ad un gruppo di sacerdoti per gli esercizi spirituali. Dopo la sorpresa iniziale il vescovo Gerardo ha voluto conoscere Mauro e sapere dalla sua voce i particolari del viaggio. “Avevi delle paure in partenza?” gli ha chiesto il vescovo Gerardo. “Grandi paure non le avevo” ha risposto il ragazzo, che ha continuato: “Mi sono affidato alla Divina Provvidenza. Le difficoltà maggiori – ha sottolineato – le ho avute a trovare posti dove dormire e cibo lungo il viaggio”. “Questa è una terra di pace, costruita per dare l’esempio alle Nazioni” ha rivelato il giovane Mauro. “Gerusalemme dovrebbe essere il centro della pace. E noi tutti ora dobbiamo lavorare per costruire la pace. Gerusalemme può dare l’esempio al mondo. La pace e il dialogo interreligioso - ha concluso – sono la ragione del mio viaggio a piedi da Cassino a Gerusalemme”. Il vescovo Antonazzo ha invece affermato: “Da Gerusalemme mi piace pensare alla nostra città di Cassino indicata come città della pace, dopo la grave tragedia della distruzione bellica. La pace è il frutto di un’armonia; è il risultato del contributo e dell’impegno di ciascuno. Le condizioni di pace dobbiamo saperle custodire evitando ogni forma verbale o di cattive azioni. Il bene della pace è inestimabile e insuperabile. E’ il bene fondamentale che fa il benessere di ciascuno e di tutti”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero