Giovane di Cassino viaggia a piedi fino a Gerusalemme L'incontro con il vescovo Il video

Ha  attraversato  a piedi, oltre l’Italia, altre cinque nazioni: Albania, Macedonia, Grecia, Turchia e Cipro. Ha viaggiato per 101 giorni per condividere...

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Ha  attraversato  a piedi, oltre l’Italia, altre cinque nazioni: Albania, Macedonia, Grecia, Turchia e Cipro. Ha viaggiato per 101 giorni per condividere un’esperienza di  Pace. Un viaggio fatto di tante tappe, durante le quali ha chiesto accoglienza in chiese e monasteri, com’è avvenuto in Italia e in Grecia . In Turchia ad aprirgli le porte sono state tante persone generose di religione musulmana.  La sua meta era Gerusalemme. Ora dalla città Santa, che ha raggiunto qualche giorno prima di Natale, non vuole più ripartire. Ha deciso che vuole stabilirsi definitivamente lì. Questa è la storia di Mauro, 31 anni, di Cassino. A raccontarla è direttamente lui,  attraverso un video messaggio realizzato nel  pomeriggio di ieri dinanzi al Santo Sepolcro, in compagnia di una persona che non avrebbe mai immaginato di incontrare in quel posto. Un incontro  del tutto inaspettato, ma che gli ha riempito il cuore di gioia.

Il giovane, mentre raggiungeva il Santo Sepolcro,  si è trovato dinanzi il vescovo della sua diocesi Gerardo Antonazzo, giunto a Gerusalemme lunedì scorso insieme ad un gruppo di sacerdoti per gli esercizi spirituali. Dopo la sorpresa iniziale il vescovo Gerardo ha voluto conoscere Mauro e sapere dalla sua voce i particolari del viaggio. “Avevi delle paure in partenza?” gli ha chiesto il vescovo Gerardo. “Grandi paure non le avevo” ha risposto il ragazzo, che ha continuato: “Mi sono affidato alla Divina Provvidenza. Le difficoltà maggiori – ha sottolineato – le ho avute a trovare posti dove dormire e cibo lungo il viaggio”. “Questa è una terra di pace, costruita per dare l’esempio alle Nazioni” ha rivelato il giovane Mauro.  “Gerusalemme dovrebbe essere il centro della pace. E noi tutti ora dobbiamo lavorare per costruire la pace. Gerusalemme può dare l’esempio al mondo. La pace e il dialogo interreligioso -  ha concluso – sono la ragione   del mio viaggio a piedi da Cassino a Gerusalemme”. Il vescovo Antonazzo ha invece affermato: “Da Gerusalemme mi piace pensare alla nostra città di Cassino indicata come città della pace, dopo la grave tragedia della distruzione bellica. La pace è il frutto di un’armonia; è il risultato del contributo e dell’impegno di ciascuno.  Le condizioni di pace dobbiamo saperle custodire evitando ogni forma verbale o di cattive azioni. Il bene della pace è inestimabile e insuperabile. E’ il bene fondamentale che fa il benessere di ciascuno e di tutti”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero