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Ha convissuto per quasi 3 anni con una garza nell'addome dimenticata nel corso di un intervento chirurgico alla cistifellea. Giornate d'inferno tra dolori, assunzione di farmaci e crolli psicologici, ora una donna dopo che è stata nuovamente operata per l'asportazione del corpo estraneo ha deciso di mettere in mora la Asl di Frosinone. La storia, suo malgrado, vede protagonista una 55enne di Roccasecca.
LA RICOSTRUZIONE
Tutto ha avuto inizio il 4 marzo 2021, quando alla donna viene diagnosticata una disfunzione alla colecisti e come avviene in molti casi l'unica soluzione è l'asportazione.
Dopo le visite iniziali viene sottoposta a “colecistectomia laparoscopica” presso l'ospedale Santissima Trinità di Sora. L'intervento viene eseguito secondo i normali protocolli della chirurgia e il post operatorio appare tutto secondo l’ordinario decorso di guarigione, ma dopo qualche mese comincia ad accusare i primi dolori addominali.
IL RACCONTO
“Mia moglie ha vissuto 3 anni terribili, non dormiva la notte e il giorno aveva sempre dolori. Ha subito anche gravi ripercussioni psicologiche. Per quel che concerne gli aspetti legali abbiamo affidato tutto nella mani dell'avvocato Roberto Molle, a noi ora interessa che lei stia bene. Non mi esprimo sulla struttura dov'è stata operata mia moglie e sui medici. Voglio ringraziare, invece, chi l'ha riportata alla vita normale: il capo equipe il dottor Vincenzo Viola e il dottor Giuseppe Imondi. Grazie a loro”, ha detto l'uomo.
L'avvocato Roberto Molle, tramite pec, come detto ha messo in mora l'ospedale di Sora e la Asl di Frosinone con richiesta di risarcimento danni per via stragiudiziale, non escludendo l'azione legale in caso di indisponibilità a riconoscere il risarcimento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero