Frosinone, Salvini a Frosinone per i referendum sulla giustizia. Sul territorio: «Questa Provincia ha fame di infrastrutture»

Il taglio del nastro nella sede provinciale della Lega in viale Roma
È arrivato ieri pomeriggio, nel capoluogo frusinate, Matteo Salvini. Il leader della Lega, verso le 15, è giunto in viale Roma e, nel piazzale attiguo ad un istituto...

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È arrivato ieri pomeriggio, nel capoluogo frusinate, Matteo Salvini. Il leader della Lega, verso le 15, è giunto in viale Roma e, nel piazzale attiguo ad un istituto bancario, ha incontrato i simpatizzanti e cittadini accorsi all'evento.  

Una delle ragioni che ha spinto Salvini nel capoluogo ciociaro è il sostengo al referendum sulla giustizia, promosso dalla Lega e dai Radicali, partito già da 3 settimane e che ha visto circa 300.000 adesioni in tutto il Paese, con 1600 gazebo di raccolta firme in tutta Italia, anche nella provincia frusinate.

Prima di iniziare il comizio, Salvini ha inaugurato la sede provinciale della Lega, in viale Roma, e poi ha avuto un incontro privato con gli eletti del suo partito, tra consiglieri, assessori e parlamentari del territorio, ed i candidati della Lega alle prossime amministrative nelle varie città della Provincia di Frosinone. Era anche presente il sottosegretario della Lega Claudio Durigon

Dopo la riunione, Salvini è quindi salito sul palco allestito per il comizio: «Ogni vostra firma – ha dichiarato Salvini - è garanzia che, la prossima primavera, saranno 60 milioni di italiani, e non i parlamentari, a decidere quale giustizia si merita il Paese. Non ne posso più di processi che durano 15 anni, di innocenti in carcere, di colpevoli a spasso».

Successivamente ha aggiunto: «Come tutti i lavoratori, anche i giudici se sbagliano devono pagare». Poi, a margine del comizio, parlando del territorio ciociaro, Salvini ha affermato: «Il sindaco di questo capoluogo è tra i più apprezzati. Questa è una Provincia operosa ed operativa. Anche qui, però, il reddito di cittadinanza fa più danni che utili. Anziché creare lavoro, crea quello in nero e difficoltà alle imprese. Qui – ha continuato- c’è anche fame di infrastrutture. La Lega è al governo per usare bene i fondi europei e migliorare la qualità delle infrastrutture e per avvicinare Frosinone e l’intera Ciociaria al resto delle comunità».

Sul problema, invece, dei rifiuti di Roma che potrebbero arrivare anche in Ciociaria, il leader della Lega ha ribadito: «Roma deve essere in grado di smaltire da sola i suoi rifiuti. Ovunque sono ricchezza, tranne che a Roma per colpa della Raggi e di Zingaretti. In un paese normale ognuno deve gestire e smaltire i suoi rifiuti».

Sul palco, insieme a Salvini anche il sindaco di Frosinone nonchè coordinatore provinciale della Lega, Nicola Ottaviani. Anche lui, a margine dell’evento, ha spiegato: «Questi referendum non si sostituiscono alla riforma del Ministro Cartabia ma servono per evitare che la decisione del corpo elettorale sulla riforma della giustizia passi in secondo piano. Per giustizia – ha aggiunto- non si deve intendere solo quella penale, ma anche civile ed amministrativa. Stiamo per ricevere oltre 200 miliardi di euro da Bruxelles, che rischiamo di perdere se restiamo impastoiati all’interno delle procedure dei singoli contenzioni davanti ai Tar».

Nell’ambito locale, invece, dopo l’incontro con il leader della Lega, Ottaviani ha spiegato: «C’è stato l’ulteriore impegno di Salvini ad informare il Governo sulle grandi scelte che verranno approntate dall’Amministrazione, non soltanto a livello locale, ma anche provinciale e regionale. Abbiamo l’esigenza enorme del nuovo ospedale di Frosinone o il raddoppio di quello già esistente. Vogliamo vedere quale saranno le forze di Governo che appoggeranno questo nostro progetto. Se dovessimo affrontare una nuova emergenza – ha concluso- saremmo costretti a chiudere i reparti ordinari, aggravando le patologie di routine».



Dopo il comizio, quindi, Salvini ha interloquito con i molti cittadini presenti, facendo con loro molte foto ricordo. La sezione della Lega della Valle di Comino ha anche omaggiato il loro leader con un cesto di prodotti tipici della zona. Dopo i “selfie” di rito, Salvini è poi ripartito per Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero