Frosinone, rinvio sotto elezioni della Tari e ricadute su Comune e cittadini: opposizione all'attacco

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Rinvio del pagamento della prima rata della Tari e conseguenze per casse comunali e cittadini: polemica in Comune. A puntare il dito contro l’amministrazione Ottaviani sono...

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Rinvio del pagamento della prima rata della Tari e conseguenze per casse comunali e cittadini: polemica in Comune. A puntare il dito contro l’amministrazione Ottaviani sono le forze di opposizione, con in prima linea Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune), critico sul rinvio dal 31 maggio al 31 luglio della scadenza della prima rata della Tari, la tassa sui rifiuti. I dubbi di Pizzutelli si concentrano sulla delibera di Giunta dello scorso 24 maggio, nella quale si decide il rinvio (con gli avvisi di pagamento che stanno arrivando in questi giorni). La conseguenza è la concentrazione dei pagamenti a carico delle famiglie. La motivazione ufficiale del rinvio, contenuta nella delibera, ha a che fare con l’attività di controllo e accertamento tributario degli uffici rispetto all’omessa o infedele denuncia Tari, che avrebbe oberato di lavoro l'Ente comportando «un impegno straordinario degli uffici» che «non consente di rispettare la scadenza della prima rata» al 31 maggio. Secondo la delibera, il rinvio – vista la situazione – avrebbe prodotto effetti benefici e lo snellimento futuro dell’attività degli uffici sulla Tari.

FORTI DUBBI DI PIZZUTELLI (FROSINONE IN COMUNE)
«Il rinvio “elettorale” della Tari deciso dalla giunta uscente, ha dei profili preoccupanti – punge invece il consigliere di Frosinone in Comune Stefano Pizzutelli - La delibera di giunta con cui è stato disposto il rinvio, la 240 del 24 maggio, è irregolare: infatti l’articolo 30 del regolamento della Tari impone che il rinvio della scadenza della prima rata debba essere deliberato almeno 30 giorni prima della scadenza stessa. Quindi il rinvio della scadenza della prima rata andava deliberato entro il 1° maggio, non il 24 maggio. La nuova scadenza complica la vita ai cittadini: la seconda, la terza e la quarta rata saranno da pagare entro settembre, ottobre e novembre. Una mazzata per le famiglie. Inoltre è stato rinviato di due mesi, dal 31 maggio al 31 luglio, l’ingresso nelle casse comunali della prima rata, pari ad oltre 2,4 milioni di euro – aggiunge Stefano Pizzutelli - Le casse comunali, che già risentono del mancato ingresso di somme provenienti dalla Regione, sono vuote ed il Comune sta ricorrendo ad una pesante e costosa anticipazione di cassa. Quindi il bilancio comunale dovrà sopportare il peso, inutile e gravoso, di interessi passivi sull’anticipazione dovuta al rinvio della Tari».
PUNGONO ANCHE MOVIMENTO 5 STELLE E CRISTOFARI (PD)
Dall’opposizione pungono anche Movimento 5 Stelle e Cristofari (Pd). «Nell'anno (elettorale) 2017 – sostengono dal M5S - la tassa sui rifiuti è stata inviata in palese ritardo. Questo comporterà una compressione delle scadenze delle rate di pagamento a danno dei contribuenti e delle famiglie. E negli anni di amministrazione Ottaviani la Tari non è mai diminuita». Fabrizio Cristofari dice: «Si determina un sovraccarico per i cittadini, con scadenze troppo ravvicinate. Stiamo studiando bene la vicenda, anche sul fronte degli aumenti. Non escludiamo a breve un’interrogazione in Consiglio».
LA REPLICA DELL'ASSESSORE MASTRANGELI

L’assessore al Bilancio Riccardo Mastrangeli replica così: «Si cerca di strumentalizzare la questione e di buttarla in politica, ma la politica e le elezioni non c’entrano nulla. Sono gli uffici tecnici che, purtroppo, hanno avuto problemi e che hanno chiesto a noi, alla politica, di rinviare la scadenza della prima rata. Non viceversa. Sicuramente questa modifica ha creato dei disagi di cassa. Ma mi sento di essere vicino agli uffici, che vanno potenziati con almeno una o due unità in più». Secondo Mastrangeli la delibera del 24 maggio rispetterebbe anche i termini per le modifica delle scadenze, nonostante quanto previsto dal Regolamento Tari.
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Il Messaggero