Frosinone, la Saf abbatte i costi per il conferimento della differenziata

Impianto di Colfelice
Rifiuti solidi urbani: nonostante la sempre più capillare diffusione della differenziata, i comuni della provincia di Frosinone tendono a non diminuire le aliquote della Tari...

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Rifiuti solidi urbani: nonostante la sempre più capillare diffusione della differenziata, i comuni della provincia di Frosinone tendono a non diminuire le aliquote della Tari (tassa sui rifiuti). Se non lo fanno i municipi, dunque, a lanciare un input verso l’abbassamento delle quote dovute dai cittadini ai comuni per lo smaltimento dei rifiuti, ci sta pensando la Società Ambiente Frosinone. La Saf, partecipata dall’Amministrazione provinciale e dai 91 comuni della Ciociaria, gestisce l’impianto di selezione dei rifiuti urbani situato a Colfelice dove tutti i comuni conferiscono i propri scarti indifferenziati. Sono solo pochi però quelli che conferiscono anche le parti secche e umide della differenziata. Le varie società che gestiscono il servizio del porta a porta nei vari centri, infatti, hanno preferito, all’atto della firma del contratto, affidarsi a consorzi o filiere specifiche per lo smaltimento del singolo materiale. Proprio su questo farà leva la Saf: in una riunione del Consiglio di amministrazione programmata per martedì mattina nella sede di Colfelice, il presidente Mauro Vicano e i consiglieri Rocco Renzi e Antonio Risi discuteranno sulla possibilità di azzerare del tutto l’attuale tariffa (circa 90 euro a tonnellata) prevista per il conferimento della frazione secca dei rifiuti differenziati e di ridurre del 10% la tariffa prevista per la frazione umida.




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