Frosinone, pugnalata mortale al compagno. Processo d'appello e perizia per Pamela Celani

Frosinone, pugnalata mortale al compagno. Processo d'appello e perizia per Pamela Celani
Perizia psichiatrica, ma soprattutto Tac cerebrale e analisi del capello per verificare lo stato di tossicodipendenza e l’eventuale compromissione della volontà...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Perizia psichiatrica, ma soprattutto Tac cerebrale e analisi del capello per verificare lo stato di tossicodipendenza e l’eventuale compromissione della volontà mentale.

Su questi punti verterà il processo d’appello nei confronti di Pamela Celani, la 27enne, originaria di Alatri, condannata in primo grado dal Tribunale di Frosinone, a sedici anni di carcere per omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
La giovane è stata riconosciuta colpevole dell’omicidio del compagno Felice Lisi, 24enne di Cassino. Omicidio avvenuto il 31 maggio 2017 a Ceprano all’interno di un’abitazione di via Guardaluna.
La donna, rinchiusa nel carcere romano di Rebibbia, tramite il suo legale, l’avvocato Alessio Angelini, ha appellato la sentenza di primo grado, pronunciata lo scorso anno ad aprile, e il 21 maggio prossimo comparirà dinanzi alla Quarta sezione della Corte d’assise d’appello di Roma.
La difesa punta sull’accertamento dello stato di salute psichico della ragazza e dunque sulla capacità di volere al momento del fatto. Per questo i giudici della Quarta sezione della corte d’appello dovranno decidere se concedere o meno la perizia psichiatrica o, in subordine, l’analisi del capello e una Tac.
Tramite questi accertamenti, infatti, la difesa è convinta di poter dimostrare lo stato di assuefazione all’uso di droghe che l’avrebbe portata a non rendersi conto di quanto accaduto in quell’abitazione dove, a seguito di un litigio, sferrò al compagno Felice Lisi una coltellata al cuore.
La difesa tenterà il tutto per tutto. Al momento, tuttavia, resta la condanna a sei anni con rito abbreviato pronunciata il 26 aprile 2018 dal Gup del Tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante.
Per il giudice di primo grado quello avvenuto due anni fa a Ceprano è stato un omicidio di impeto, maturato in un rapporto di coppia complesso: un delitto commesso da una giovane donna incline alla violenza contro se stessa e contro gli altri.
“Pamela Celani - ha scritto nella sentenza depositata il 25 luglio 2018 dal Gup Bracaglia Morante - è un soggetto particolarmente incline a gesti lesivi dell’incolumità, sia propria ma soprattutto altrui anche nell'ambito dei rapporti interpersonali e di coppia".
Pamela Celeni, nell’ambito del processo di primo grado, è già stata sottoposta a perizia psichiatrica, da parte del professor Stefano Ferracuti, che ha accertato la “sufficiente organizzazione, progettazione e pianificazione della capacità di intendere al momento del fatto”.

Un processo d’appello, al quale, ovviamente sarà presente la famiglia di Felice Lisi, parte civile tramite l’avvocato Claudio Persichino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero