Frosinone, Ottaviani vieta i Tir sulla Monti Lepini. Ma i sindaci di Ceccano e Patrica non ci stanno

Traffico sulla Monti Lepini
La Giunta Ottaviani, a Frosinone, decide di vietare sulla Monti Lepini il transito di camion, autotreni e autoarticolati. Ma i comuni limitrofi non ci stanno. Qualche giorno fa a...

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La Giunta Ottaviani, a Frosinone, decide di vietare sulla Monti Lepini il transito di camion, autotreni e autoarticolati. Ma i comuni limitrofi non ci stanno. Qualche giorno fa a ribellarsi era stato il Comune di Ceccano, ieri il no è arrivato dal comune di Patrica. Già perché la decisione del capoluogo, adottata da una parte per migliorare i livelli di sicurezza sulle strade e dall’altra per abbassare le emissioni inquinanti, impatta direttamente sui comuni vicini, che di certo a livelli di smog non sono messi meglio. Tutto il traffico dei mezzi pesanti diretto a Ceprano-Napoli, con l’ultimo provvedimento della Giunta Ottaviani esecutivo nei prossimi giorni, sarà indirizzato verso il primo tratto dell’area industriale, in zona Ceccano: i mezzi pesanti dalla Monti Lepini dovrebbero prendere la strada Asi verso Ceccano, poi la Morolense verso Piazza Berardi, quindi svoltare sul ponte Schietroma e raggiungere la Casilina tramite via Per Frosinone. Ma ad essere impattata dal provvedimento sarà anche la zona bassa della città di Patrica.

«Quella di Ottaviani è stata una scelta avventata - ha detto il primo cittadino Lucio Fiordalisio - che inevitabilmente comporterà dei disagi importanti sia sulla stessa Statale Monti Lepini, sia sulla viabilità adiacente che ne pagherà le vere conseguenze. È paradossale predisporre delle misure per fronteggiare le problematiche legate alla delicatissima situazione ambientale dei nostri territori, credendo che sia un confine geografico a tener racchiuso l’inquinamento. Ottaviani non ha fatto i conti con una realtà ben diversa da questo concetto astratto, non tenendo conto che “liberare” la Monti Lepini dal traffico dei mezzi pesanti, equivale a “rimbalzare” la problematica ai comuni limitrofi, che con molto impegno in questi mesi stanno cercando di far rispettare i tanti provvedimenti che la Regione Lazio ha indicato nel tentativo di contenere la problematica dell’inquinamento atmosferico. Il passaggio primordiale più ovvio secondo me, sarebbe stato certamente la convocazione di un tavolo tecnico da parte del sindaco di Frosinone, con tutti noi Sindaci di questa area, nel quale avremmo potuto individuare insieme delle soluzioni volte al bene collettivo e non frammentario del Territorio. Sono già evidenti i disagi scaturiti da questa decisione, difatti sono già molte le proteste e le lamentele degli automobilisti che si ritrovano letteralmente imbottigliati negli ingorghi. Tutto questo, era a mio avviso prevedibile». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero