Animali in palio al torneo di briscola a Fontana Liri. Insorgono gli animalisti e il sindaco vegano chiede di cambiare i premi

Fontana Liri
Un torneo di briscola a coppie, uno come tanti che si disputano in questi giorni d’estate in Italia, ha agitato gli animi della piccola comunità di Fontana Liri. Questo torneo,...

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Un torneo di briscola a coppie, uno come tanti che si disputano in questi giorni d’estate in Italia, ha agitato gli animi della piccola comunità di Fontana Liri. Questo torneo, infatti, in programma per il prossimo 2 settembre in piazza Trento (le cui iscrizioni sono ancora aperte), ha una particolarità: in palio, per i primi classificati, ci sono maiali, agnelli, conigli, criceti. Tutti vivi. Inevitabilmente è scattata la protesta degli animalisti. «Non accettiamo che la dignità degli animali possa essere oltraggiata in questa maniera – ha detto Tamara Partigianoni rappresentante di Frosinone della Eital (Ente italiano tutela animale e lupo) ». L’associazione è andata oltre: «Ci siamo attivati dando mandato ad un avvocato – dice ancora la Partigianoni - perché verifichi gli aspetti legali della vicenda. Ma non ci fermeremo a questo». Un nuovo colpo di scena però è arrivato ieri: il Comune, infatti, ha dato il patrocinio al torneo, organizzato dall’associazione “Idee avanzate” il collaborazione con la Pro Loco cittadina, senza sapere quali fossero i premi. Quando la notizia è arrivata all’orecchio del sindaco Gianpio Sarracco, che cinque anni fa ha scelto di diventare vegano, il quadro è mutato: l’Amministrazione comunale infatti ha chiesto all’associazione di cambiare i premi in palio e gli iscritti di “Idee avanzate” alla fine hanno accettato. Niente più coppia di maiali da 50 chili l’uno dunque per i primi classificati, né agnelli per i secondi, né conigli per i terzi, né criceti (come premio di consolazione) per i quarti classificati. “All’associazione va dato atto – ha detto ieri il sindaco - che nonostante non ci sia un divieto di legge di mettere in palio come premio animali vivi, ha accolto l’invito dell’Amministrazione comunale a rivedere i premi, proprio per non urtare la sensibilità delle associazioni animaliste”.
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Il Messaggero