Cala il sipario sul festival Tutti i colori del libro: per tre giorni Frosinone capitale della cultura

Cala il sipario sul festival Tutti i colori del libro: per tre giorni Frosinone capitale della cultura
FROSINONE - Si è conclusa domenica, con la presentazione in compagnia di Paolo Giordano, già Premio Strega per “La solitudine dei numeri primi”, la seconda edizione del...

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FROSINONE - Si è conclusa domenica, con la presentazione in compagnia di Paolo Giordano, già Premio Strega per “La solitudine dei numeri primi”, la seconda edizione del festival Tutti i colori del libro - città di Frosinone.






Nel capoluogo, nel corso dei tre giorni della manifestazione realizzata con il sostegno della Banca Popolare del Frusinate e con il patrocinio di Comune e Provincia di Frosinone, in collaborazione con la biblioteca comunale Turriziani, l'Accademia di Belle Arti di Frosinone e Edicolé, sono giunti scrittori del panorama nazionale per parlare dei loro ultimi volumi.



Il festival si è aperto venerdì in piazzale Vittorio Veneto con il saluto di Stefano Pizzutelli, presidente dell’associazione «Tutti i colori del libro» e di Marcello Mastroianni, vice presidente della Banca Popolare del Frusinate. Protagonisti del primo incontro i ragazzi che hanno partecipato a “Io sono memoria”. È stata poi la volta di “L’invenzione della madre”, libro di Marco Peano, presentato da Laura Collinoli e Lazzaro Pappagallo.



Anteprima nazionale, poi, per “Lo zoo”, romanzo di Marilù Oliva, e per "Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi", scritto dall'autore Maurizio de Giovanni. A rendere ancora più emozionante la serata, gli interventi musicali di Alessia Campoli (voce) e Alessandro Clementoni (chitarra) che hanno interpretato classici napoletani come “Voce 'e notte” e “Palomma 'e notte”.



Sabato mattina, invece, il giornalista Roberto Paolo ha parlato con Dario Facci del suo libro “Il caso non è chiuso. La verità sull’omicidio Siani”, mentre nel pomeriggio Alice Pasquini, street artist italiana, ha realizzato un'opera su un muro di viale Marconi. In piazzale Vittorio Veneto, poi, l’artista ha dialogato con Loredana Rea, docente dell’accademia, e Sabina de Gregori, storica dell’arte e scrittrice.





Vins Gallico, già semifinalista allo Strega di quest’anno, è stato poi protagonista di una divertente presentazione con Stefano Pizzutelli a proposito di “Final cut”, mentre sulla terrazza della Prefettura, alla presenza del prefetto Emilia Zarrilli, il premio Strega europeo Marcos Giralt Torrente ha parlato de “La fine dell’amore” con l’ausilio del traduttore d’eccezione Maurizio Fratini. Più avanti la presentazione, sempre in terrazza, di “Anima viva” con Francesca d’Aloja. Ha chiuso la serata, in piazzale Vittorio Veneto, un coinvolgente Mario Sconcerti con il libro “Storia del gol”.



La domenica è iniziata con Paolo Roversi e il racconto della “mala” milanese con il libro "Solo il tempo di morire”. Poi il festival è ripreso in piazzale Vittorio Veneto con Leonardo Patrignani, autore del thriller fantascientifico “There”, intervistato eccezionalmente dal giovane fan Umberto Celani. Poi ancora incontro con Antonella Ossorio con “La mammana” e la presentazione “collettiva” di Vanni Santoni (“Muro di casse”), Violetta Bellocchio, Claudia Durastanti, Vincenzo Latronico, Rossella Milone e Giuseppe Zucco, giovani scrittori dell’antologia "L’Età della Febbre". E' stata poi la volta di Paolo Colagrande, vincitore del Campiello, con “Senti le rane”, e in chiusura di Paolo Giordano, che ha dialogato con Gianluca Testani in occasione del suo ultimo libro “Il nero e l’argento”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero