Frosinone, Caso in dubbio: c’è il Cagliari, sale l’attesa

Frosinone, Caso in dubbio: c’è il Cagliari, sale l’attesa
Si avvicina a grandi passi e con l'attesa dei tifosi, che fa presagire il record di afflusso, il giorno del match tra Frosinone e Cagliari che andrà in scena domani...

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Si avvicina a grandi passi e con l'attesa dei tifosi, che fa presagire il record di afflusso, il giorno del match tra Frosinone e Cagliari che andrà in scena domani alle 15 al Benito Stirpe. Di fronte il Frosinone, rivelazione del torneo, soprattutto per l'entità del suo primato in classifica, e una squadra di Serie A, per blasone, vissuto, e soprattutto velleità di ritornare a calcare quegli scenari. Oggi però il Cagliari è un po' indietro nel ruolino di marcia, al decimo posto e con 13 punti di distacco dai giallazzurri avversari in questo 14mo turno di andata. Un Cagliari che dovendo affrontare la trasferta in continente, ha anticipato i tempi di convocazione e conferenza stampa. Grosso invece parlerà oggi e sempre oggi svelerà, dopo l'ultimo allenamento, gli ultimi dubbi quantomeno sulle convocazioni. Per l'undici iniziale invece, come tradizione difficilmente l'allenatore canarino darà la formazione in anticipo rispetto alla uscita dei tabellini pre gara. Anche perché qualche dubbio da sciogliere Grosso potrebbe riservarselo fino all'ultimo minuto. All'assenza annunciata di Kone, sempre alle prese con la riabilitazione al piede sinistro dopo l'operazione subita, Grosso è alle prese con la probabile defezione di Caso. Il fantasista canarino infatti non ha risolto i problemi alla spalla. Stando così le cose, con il recupero di Rohdén, non è improbabile che il Frosinone si schieri con una formazione simile se non del tutto uguale a quella vista ad Ascoli. Ovvero con la difesa a quattro formata da Ravanelli e Lucioni al centro e Frabotta e Sampirisi sulle fasce, a meno che Grosso non voglia rischiare subito Oyono, ripresosi dopo il lungo infortunio al piede destro. A centrocampo la quaterna dovrebbe essere quella formata da Rohdén e Garritano, con Boloca e Mazzitelli più accentrati. In attacco Mulattieri e Moro favoriti su tutti, in attesa di vedere in campo dal primo minuto Borrelli. Per Liverani, permangono i problemi di Goldaniga e Falco, che sono rimasti in Sardegna, mentre ha recuperato una pedina importante come Pavoletti, seppur non ancora al cento per cento. L'allenatore dei sardi, nella conferenza stampa di ieri, sollecitato dai giornalisti isolani, si è soffermato a lungo sul Frosinone: «C'è grande stimolo nell'affrontare la prima della classe, che in casa ha sempre vinto ed ha un ruolino di marcia importante. Per noi è un banco di prova di rilievo» ha dichiarato Liverani. «Oggi il più grande avversario del Cagliari è il Cagliari stesso - ha aggiunto, dando rilevanza a come la sua squadra sarà capace di esprimersi per l'esito della sfida -. È da stimolo andare a giocare in uno stadio bello, contro la prima della classe e potersi misurare. Sono partite che danno stimolo anche ai ragazzi che potranno tirar fuori quel qualcosa che poi te lo porti dietro per tutto il campionato. Noi abbiamo una grande voglia di misurarci, poi a fine gara tireremo le somme».


Sul Frosinone e sul perché sia così in alto oggi, Liverani ha una sua idea molto chiara: «Al di là che Fabio Grosso, che conosco bene per averci giocato insieme a Perugia, è un ragazzo intelligente, la forza del Frosinone oltre alle sue qualità, è data dal fatto che lo scorso anno, dopo non aver centrato i playoff, è stato confermato alla guida e viene quindi da dodici mesi di lavoro. E' stata migliorata la squadra - aggiunge Liverani -, è rimasto lo stesso ambiente, ed oggi raccolgono i frutti del lavoro iniziato quindici mesi fa. Il segreto del Frosinone credo sia questo, aver confermato l'allenatore nonostante non siano arrivati i risultati ed oggi sono stati ripagati».

Una dichiarazione che sembra essere una implicita risposta a chi ha messo in discussione il suo lavoro al Cagliari fino ad oggi, in un campionato ancora lungo nel quale la squadra isolana ha grandi margini di miglioramento.
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Il Messaggero