Meno di un mese di indagini e due tifosi del Perugia sono finiti nei guai. Gli agenti della Digos sono risaliti a loro, a un 38enne e a un 39enne, al termine degli accertamenti...
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Meno di un mese di indagini e due tifosi del Perugia sono finiti nei guai. Gli agenti della Digos sono risaliti a loro, a un 38enne e a un 39enne, al termine degli accertamenti su due distinti episodi avvenuti nel giorno dell’incontro di calcio Frosinone-Perugia, che si è disputato lo scorso 24 febbraio. Entrambi sono stati denunciati e nei loro confronti sarà avviato l’iter per l’emissione del Daspo, il divieto di accedere alle manifestazione sportive. Per le verifiche la polizia si è avvalsa anche del circuito di videosorveglianza dello stadio Stirpe, con l’estrapolazione delle immagini dal sistema informatico presente nel Gos.
In base alla ricostruzione, il 38enne a bordo del bus navetta a disposizione dei tifosi perugini, nel percorso area ex Permaflex-stadio, con altri supporter, bloccava il convoglio e scendeva all’altezza della rotonda di via Armando Fabi-viale Olimpia–viale Michelangelo: per gli investigatori il bus sarebbe stato fermato per tentare di ritardare l’ingresso nel settore ospiti ed arrivare a contatto con la tifoseria canarina.
Il 39enne, invece, sempre stando all’attività d’indagine, è ritenuto responsabile del danneggiamento del vetro della porta perimetrale di emergenza che divide il settore riservato agli ospiti dal rettangolo di gioco.
Al primo viene contestata l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, al secondo il danneggiamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero