Frosinone, assunzioni nello staff del sindaco fra equilibri politici e polemiche

Frosinone, assunzioni nello staff del sindaco fra equilibri politici e polemiche
Gli equilibri politici della maggioranza Ottaviani passano anche per lo staff del sindaco Nicola Ottaviani. E non mancano le polemiche. Il 2017 si è chiuso con le attese...

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Gli equilibri politici della maggioranza Ottaviani passano anche per lo staff del sindaco Nicola Ottaviani. E non mancano le polemiche. Il 2017 si è chiuso con le attese assunzioni nell’ufficio di Gabinetto del sindaco, con un atto pubblicato ieri. Dal 29 dicembre scattano due assunzioni in Comune, sulla base dell’articolo 90 del Tuel, che permette l’ingresso di collaboratori alle dirette dipendenze del sindaco per le attività di indirizzo politico. Si tratta di due contratti a tempo determinato di un anno, prorogabili eventualmente fino alla fine del mandato di Ottaviani. Il sindaco aveva la possibilità di indicare, sulla base del fabbisogno del personale comunale, 5 unità lavorative nel suo ufficio di Gabinetto: 1 a tempo pieno e 4 part-time, al 50% delle ore. A luglio, dopo le elezioni, furono assunti nello staff Alessia Masi (a tempo pieno) e a tempo parziale Ilaria Ferri, Simona Scaccia e Daniela Di Vincenzo. Restava a disposizione un posto al 50% delle ore, ma si è optato per due assunzioni part-time al 25% (9 ore settimanali, per uno stipendio mensile di circa 500 euro per ognuno). A entrare sono Samuel Battaglini di Forza Italia (consigliere comunale a Patrica e vicepresidente di Anci giovani) e Giuseppe Vittigli (portavoce frusinate di Fratelli d’Italia e candidato alle scorse elezioni). Sembra aver trionfato la ragion politica. Infatti Forza Frosinone (la lista civica coordinata da Battaglini) e Fratelli d’Italia  non hanno ottenuto quest’anno nessun posto in Giunta dopo il trionfo di Ottaviani alle elezioni. Anche se i due gruppi, così come “Frosinone capoluogo”, puntano sempre a un posto in Giunta con la futura mini-rotazione degli assessori, annunciata già la scorsa estate. Sull’incarico a Battaglini è andato all’attacco l'ex assessore Sergio Crescenzi (candidato con la lista per Frosinone a sostegno di Ottaviani). Aveva visto sfumare, nonostante i 228 voti, sia il posto in Consiglio che in Giunta. “Samuel Battaglini.....da Patrica con furore – ha scritto Crescenzi sul suo profilo social - Non so che lavoro faccia ma da qualche giorno il sindaco gli ha garantito 500 euro al mese. Dove se li è guadagnati? 800 voti raccolti dalla sua lista, senza che lui si contasse....raccoglie i frutti degli altri. Che delusione”. Subito la replica su Facebook di Battaglini: “Ho 29 anni ed ho uno studio di amministrazione di immobili che mi permette di guadagnare decisamente di più di quello che guadagnerò nell'ufficio di gabinetto – scrive Battaglini - Ho fatto una lista, io che sono di Patrica, che ha preso oltre 800 voti. Sai perché non mi sono potuto contare? Perché sono vice Presidente nazionale di Anci ed essendo consigliere in un altro comune ero incandidabile. Vista la tua grande esperienza ti consiglio di evitare certe uscite a pesce, qualcuno potrebbe pensare che, dopo essere rimasto fuori alle scorse elezioni, stai rosicando”. Quindi la controreplica: “Se sto fuori è perché non ho sponsor politici come li hai tu”.

Intanto il vaso di Pandora degli equilibri interni è pronto a riaprirsi presto. Molto ruota intorno alla pronuncia del Tar relativa al possibile seggio di Consiglio comunale in più per Alternativa popolare (a scapito del Polo civico). Se il Tribunale dovesse lasciare la composizione dell'assise immutata, Ap non avrebbe più consiglieri (Trina si è dichiarato indipendente) a reggere l’assessore di riferimento, Pasquale Cirillo. A quel punto i gruppi consiliari senza assessori (FdI e le civiche) potrebbero spingere per sostituirlo.
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Il Messaggero