Frosinone, abbandonata dopo la nascita a Pontecorvo, resta il mistero

La struttura omni di Pontecorvo dove Giulia fu portata dopo la nascita
Le speranze di Giulia, dopo che quella donna si è fatta avanti ed ha detto di ritrovarsi in quella storia, erano tante, ma il dna ha detto esito negativo. La vicenda è quella di...

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Le speranze di Giulia, dopo che quella donna si è fatta avanti ed ha detto di ritrovarsi in quella storia, erano tante, ma il dna ha detto esito negativo. La vicenda è quella di Giulia Sannino (all’atto di nascita Vincenzina Secondarelli) abbandonato dopo il parto avvenuto all’ospedale di Pontecorvo il 29 marzo 1962, vale a dire 52 anni fa.


“Dopo la puntata di Chi l’Ha Visto del primo ottobre scorso, alla redazione ha telefonato una persona che oggi vive a Padova ma originaria di Alatri, dicendo che forse la sua storia poteva coincidere con la mia, il lunedì successivo siamo andati a Padova per incontrare questa donna, e ci siamo sottoposte all’esame Dna, ma il responso è stato negativo”, racconta Giulia. Ciò ha lasciato l’amaro in bocca a Giulia, ma non demorde e presto sarà a Pontecorvo.

“A seguito di questi sviluppi chiederemo la cartella clinica presso l'ex ospedale di Pontecorvo, in questo modo potremo avere dei dati certi in merito all'ora e alle modalità del parto”, ha aggiunto Giulia. Giulia è nata il 29 marzo 1962, non ha mai conosciuto i genitori, adottata in tenera età da una famiglia di Latina dopo essere stata assegnata al brefotrofio di Sabaudia, ora vuole la verità sulle sue origini. Per fare ciò, con tutta evidenza occorre risalire a chi, medici, ostetriche e infermieri, in quel periodo ha lavorato all’ospedale di Pontecorvo, loro potranno dare elementi di svolta alla storia.

“Chi ha partorito in quel periodo a Pontecorvo? Chi battezzava i bimbi appena nati, ma soprattutto dove avvenivano questi riti religiosi? I bambini abbandonati venivano ricoverati direttamente nella struttura Omni (struttura di assistenza per lattanti che si trovava a pochi metri dall’ospedale Pasquale Del Prete, ndr )? Ma soprattutto chi ricorda l’ostetrica chiamata la Toscanina che lavorava a Pontecorvo?”, si chiede Giulia, che, dopo l’esito negativo del Dna con quella che pensava fosse sua madre è più determinata di prima. “Voglio andare sino in fondo”, dice. Una storia che parte dalla toscana ma che arriva in provincia di Frosinone, uno perché lei è nata a Pontecorvo, due perché la donna che ha chiamato dopo la trasmissione di Chi l’Ha Visto è originaria di Alatri, ma non è sua madre, almeno questo è il dato scientifico comunicato da Giulia. Il messaggio che Giulia ha affidato alle nostre colonne è rivolto soprattutto ai pontecorvesi a coloro i quali possano fornirle informazioni utili per rintracciare sua madre a 52 anni dal parto. Una storia che ha emozionato molti pontecorvesi pronti a collaborare con Giulia.


Vincenzo Caramadre


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Il Messaggero