Fiume Liri avvelenato con il detersivo: i sindaci si rivolgono alla Procura di Cassino. Dopo i fatti di domenica scorsa, quando le acque del Liri, tra San Giovanni Incarico e...
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«La tutela dell’ambiente è una battaglia dove occorre la collaborazione di tutti e per questo chiedo a tutti i cittadini di segnalare alle forze dell’ordine elementi utili alle indagini», ha spiegato Paolo Fallone, sindaco di San Giovanni, dal quale è partita l’iniziativa dell’esposto. «La schiuma proveniva dal fiume Sacco e più precisamente dalla zona di Ceccano, per cui credo che le indagini debbano partire da lì», ha aggiunto Fallone. Oltre di accertare la fonte dell’inquinamento, i sindaci chiedono anche analisi per valutare i danni che la massiccia dose di detersivo avrebbe causato alle acque.
L’emergenza ambientale è esplosa domenica mattina 25 febbraio, quando poco dopo le 7.30 diversi cittadini - residenti tra Isoletta (frazione di Arce) e San Giovanni Incarico - nell’attraversare il ponte sul fiume Liri che si trova sulla strada provinciale che collega i due centri hanno notato la schiuma bianca. A prima vista erano apparsi come tanti pezzi di ghiaccio galleggianti, ma ben presto il forte odore di detersivo non ha lasciato dubbi: era schiuma bianca. Sul posto sono arrivati il sindaco di San Giovanni e i rappresentanti degli altri Comuni che hanno allertato la squadra d’emergenza di Arpa Lazio.
Le rive del Liri sono state percorse verso valle fino allo sbarramento che si trova a San Giovanni Incarico, dove sono stati eseguiti i prelievi delle acque. Proprio i rappresentanti dei Comuni intervenuti sul posto hanno accertato che la schiuma bianca lunga almeno 300 metri proveniva dal fiume Sacco, che tra Falvaterra e Ceprano confluisce nel Liri. Insomma un’emergenza figlia di uno sversamento che sarebbe avvenuto a Ceccano, nella bassa Valle del Sacco.
Il sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore, ha avviato iniziative per tutelare le acque e l’ambiente. «Ho chiesto l’intervento dell’Arpa Lazio - ha spiegato il primo cittadino -, sono state eseguite le analisi e ora attendo che arrivino i risultati, successivamente andrò ad integrare le tante denunce fatte negli ultimi mesi per i vari episodi registrati nelle acque del Sacco che ricadono nel nostro territorio».
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Il Messaggero