Fiuggi. Il sindaco ha ricevuto il mandato per l'approvazione del bilancio 2019 di Atf con 149mila euro di utile

Piazza Trento e Trieste
149mila euro di utile, quasi azzerati i contenziosi con i lavoratori,...

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149mila euro di utile, quasi azzerati i contenziosi con i lavoratori, fatturato in aumento ma anche ricorso al credito bancario. Sono alcuni degli elementi che emergono dalla lettura della bozza bilancio 2019 dell’azienda pubblica Acqua & Terme Fiuggi (gestore dell’impianto di imbottigliamento dell’acqua oligominerale ciociara, delle terme e del campo da golf) che verrà approvato giovedì dall’assemblea dei soci. Ieri il sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini, è stato autorizzato dal consiglio comunale, che è tornato a riunirsi nella sala consiliare dopo la lunga pausa dovuta al Covid, ad approvare il bilancio in quanto il Comune detiene il 99,8% delle quote dell’azienda. Il sindaco ha sciorinato una serie di cifre del bilancio di Atf – dal segno positivo con 149mila euro circa di utile dopo anni di perdite, al 7,4% di maggior fatturato, al pagamento dell’Iva 2017 e di parte del 2018 – che, tuttavia, non hanno convinto l’opposizione. Nonostante il ritorno alla redditività, Baccarini, che ha fatto un lungo excursus sulla situazione pregressa della controllata dal Comune ricapitalizzata per evitare il fallimento in tribunale, ha spiegato che c’è bisogno del ricorso al credito bancario. “Non sarà creazione di un nuovo debito – ha precisato il primo cittadino di Fiuggi – ma una sostituzione dell’attuale debito tributario in vista della privatizzazione”. Un altro passaggio del sindaco ha riguardato la riacquisizione del marchio Fiuggi: “Al privato non verrà ceduto il marchio che, anzi, tornerà al legittimo proprietario con la differenza – ha precisato Baccarini – che con questa operazione verrà patrimonializzato e costituirà un valore aggiunto”. Sul tema delle concessioni minerarie, in scadenza nel 2026, il sindaco si è augurato che la regione si esprima in breve tempo, utile a inserire il rinnovo nel bando di privatizzazione. Critico l’intervento, dai banchi dell’opposizione, dell’ex sindaco Fabrizio Martini: “E’ un bilancio (di Atf ndr.) risultato di una serie di aggiustamenti per essere presentato al ceto bancario e ottenere la liquidità necessaria, ma non c’è un aumento dei ricavi e una riduzione dei costi. Anche leggendo la relazione dell’amministratore, è evidente che l’azienda ha bisogno di liquidità, nel 2019 sono stati bruciati altri 700-800mila euro”. Martini si è detto stupito del calo del 5% di ricavi “dopo che sono state fatte una serie di iniziative costose di vendita, evidentemente senza risultato, come “l’introduzione del tetrapak, l’annunciata vendita di Acqua Fiuggi sui treni di cui non si è saputo più nulla. Quello che è certo – ha stigmatizzato l’ex sindaco – è che servono 3,5 milioni di euro per pagare l’Iva e reggere la baracca fino a fine anno”. Bacchettate anche dal capogruppo di Fiuggi Viva Martina Innocenzi. Oltre a sottolineare che sul bilancio di Atf “manca il parere dell’organo di revisione dell’azienda”, Innocenzi ha sostenuto che “le vendite non hanno comportato l’utile di azienda che, piuttosto, è legato alla soluzione dei contenziosi e a operazioni istituzionali e di ricapitalizzazione dell’azienda con risorse pubbliche”. La Innocenzi ha anche ricordato che “nel 2019 sono stati versati solo 375mila euro del canone e zero euro in questi primi mesi del 2020, senza rispettare il piano di rateizzazione del canone concordata tra azienda e sindaco”.  
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Il Messaggero