Ferentino, fogne a cielo aperto, blitz dei carabinieri: elevate quattro multe da 30mila euro ciascuna

Carabinieri Forestali
Fogne a cielo aperto e liquami direttamente nei corsi d'acqua che...

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Fogne a cielo aperto e liquami direttamente nei corsi d'acqua che poi sfociano nel torrente Alabro e nel fiume Sacco. Maxi multe da 30.000 euro ciascuna e denunce da parte dei carabinieri della Compagnia di Anagni e del gruppo Forestale a Ferentino. Il blitz ieri mattina. I controlli dei militari coordinati dal capitano Giovanni Camillo Meo e dei colleghi Forestali hanno riguardato soprattutto le zone periferiche della Città Ernica in particolare Bagni Roana, Forma Coperta e Cartiera. Sono stati controllati condomini, ville senza allaccio fognario o pozzetti ed abitazioni con piscine annesse. Il tutto per verificare gli scarichi fognari e la presenza di eventuali sistemi privati di depurazione acque. Il blitz è partito all'alba di ieri ed ha visto coinvolti decine di militari impegnati fino alla tarda mattinata nei controlli. La scelta di agire su Ferentino in particolare su zone periferiche a ridosso della stazione ferroviaria è arrivata a seguito di alcuni esposti di cittadini privati che hanno segnalato ai carabinieri odori nauseabondi e la presenza di liquami in alcuni fossi dove di solito l'acqua è chiara. Esposti che sono stati supportati da documentazione fotografica. Da qui i controlli congiunti tra gli uomini del capitano Meo ed i colleghi del gruppo Forestale della provincia di Frosinone. Con leggi alla mano, i militari hanno fatto visita a decine di cittadini. Sono stati controllati alcuni condomini, ville singole ed abitazioni con piscine nelle zone periferiche. I carabinieri hanno accertato la presenza di odori nauseabondi nell'aria, ma soprattutto la presenza di liquami nei corsi d'acqua che sfociano all'Alabro ed al Fiume Sacco. Con strumenti tecnologici che riescono a vedere la presenza di scarichi irregolari anche ad alcuni metri di profondità, i robot, si è accertata la totale assenza di allaccio alla linea fognaria comunale e, soprattutto l'assenza di costruzioni alternative per la depurazione ovvero i pozzetti o luoghi dove depurare anche le acque delle piscine. I militari hanno accertato che gli stessi proprietari delle abitazioni non erano in possesso neanche di ricevute di chiamata dell'autospurgo. Quattro possessori di ville nelle zone suddette, sono stati multati ciascuno di 30.000 euro ed in piu' denunciati per scarichi abusivi nei corsi d'acqua. Per loro anche l'obbligo di ottemperare alla bonifica ed al ritorno dello status quo in breve tempo. Intanto tra maggioranza consiliare ed opposizione prive prove d'intesa per cercare di eliminare gli scarichi fognanti a cielo aperto sulle mura ciclopiche. Nessuno scontro sulla problematica ma collaborazione per richiedere fondi regionali, governativi ed europei.

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Il Messaggero