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Un laccio rosso al braccio, centinaia di persone dal “Matusa” a piazza De Matthaeis ad intonare «il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce» e a battere le mani. Una manifestazione molto partecipata quella organizzata dal centro antiviolenza Fammi Rinascere d’intesa con gli altri della provincia. Donne, uomini, ragazze e ragazzi, bambini hanno partecipato alla manifestazione dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, la vittima numero 105 dall’inizio dell’anno. L’ennesimo femminicidio contro il quale si è scesi in piazza, a Frosinone come nel resto d’Italia, per dire «non una di meno» e ricordare le parole della sorella della vittima che ha chiesto di «fare rumore». E lo hanno fatto i partecipanti all’evento di ieri sera, con una serie di interventi accorati da parte di rappresentanti dei centri antiviolenza, della politica e del sindacato. «Giulia, Giulia» è stato il grido che ha concluso la serata.
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Il Messaggero