Parte la fase 2, ma ancora senza mare per i tanti ciociari che, dopo circa due mesi di semi clausura domiciliare dovuta all'emergenza coronavirus, avrebbero senz'altro...
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Mentre infatti per l'attività motoria in genere è consentito lo spostamento esclusivamente in ambito provinciale, «solo per lo svolgimento in forma amatoriale di pesca sportiva da terra in acque interne e in mare – si legge nel provvedimento della Regione Lazio - è autorizzato lo spostamento nell’intero ambito regionale, al solo scopo di consentire il raggiungimento del litorale marittimo».
Quindi coloro che sono in possesso di una licenza per la pesca sportiva, qualora intendano praticare l'attività al mare, possono recarsi a Terracina, San Felice, Sperlonga o nelle altre località del litorale pontino. L'attività di pesca, ovviamente, resta ancora vietata con l'utilizzo di imbarcazioni.
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Dovranno ancora pazientare i tanti ciociari che possiedono seconde case sul litorale pontino. Il divieto di raggiungere le dimore della villeggiatura resta anche in questa fase di avvio della Fase 2, fatta eccezione per alcuni casi particolari già previsti con il Dpcm del 26 aprile: «L’accesso alla seconda casa - è scritto - può essere consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni…».
La stessa Regione Lazio nell'ultimo provvedimento non ha affrontato la questione delle seconde case.
D'altro canto restano ancora da definire tempi e modalità di apertura delle strutture balneari: anche nell'ultima ordinanza della Regione Lazio l'accesso resta consentito solo al personale impegnato nella manutenzione.
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Il Messaggero