Febbraio 2017: non c’è ancora la certezza ma al momento è questa la data in cui il Consorzio Asi intende chiudere la partita della reindustrializzazione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un criterio su cui, qualche settimana fa, non tutti, neppure all’interno dell’ Asi, erano d’accordo. Il consigliere Luca Sellari, ad esempio, ieri al fianco di De Angelis, insieme a Giovanni Proia e altri consiglieri, in un cda dello scorso 25 ottobre aveva fatto mettere a verbale le proprie riserve sulla legittimità e la fattibilità della vendita del complesso industriale secondo questo criterio. Secondo Sellari infatti il sito poteva essere venduto in un solo modo: in base al suo valore immobiliare nudo e crudo. Ovvero la stima del consulente del Tribunale di Frosinone nominato nell’ambito della procedura fallimentare: 18.621.005 euro. De Angelis aveva replicato: «Non siamo in presenza di un’operazione immobiliare ma di un processo di reindustrializzazione del sito previsto da una legge dello Stato». Ed è stata la linea di De Angelis a passare, evidentemente, se ieri il presidente, senza obiezioni da parte di nessuno, ha ribadito che il criterio per l’aggiudicazione del bando sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. De Angelis ieri ha ribadito, comunque, che sarà prestata molta attenzione non solo all’offerta economica, ma anche a quella tecnica: «Infrastrutture, tutela e salvaguardia dell’ambiente e occupazione avranno il loro peso nell’individuazione di quella realtà che entrerà in possesso del sito. Se tutto andrà per il verso giusto – ha poi confermato – questo stesso procedimento coinvolgerà anche altri complessi dismessi presenti sul territorio (almeno 50 tra quelli di grandi dimensioni, ndr) perché vogliamo avviare una politica di recupero e reindustrializzazione dei capannoni abbandonati nella nostra area industriale» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero