Estorsione all'ex datore di lavoro, la trappola dei carabinieri: due arresti

Estorsione all'ex datore di lavoro, la trappola dei carabinieri: due arresti
Non lavorava più per lui, ma al suo ex datore di lavoro continua a chiedere soldi a suoni di minacce, con la complicità di un'altra persona. Le richieste di...

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Non lavorava più per lui, ma al suo ex datore di lavoro continua a chiedere soldi a suoni di minacce, con la complicità di un'altra persona. Le richieste di denaro non erano esorbitanti, ma continue e sempre più insistenti. In pochi mesi si erano fatti dare già circa 5mila euro. All'ennesima richiesta però la vittima ha detto basta, ha chiesto aiuto ai carabinieri che sabato sera hanno teso una trappola ai due estorsori e li hanno arrestati.

In manette, grazie ad un'operazione dei carabinieri della Stazione di Ferentino aiutati dai colleghi del Norm della Compagnia di Anagni, sono finiti due uomini residenti nel capoluogo, di 34 e 43 anni. I due, già noti alle forze dell'ordine per altri reati, sono accusati si estorsione.

LE MINACCE
La storia ormai andava avanti da mesi. I due avevano preso di mira un facoltoso imprenditore di Ferentino, ex datore di lavoro di uno degli estorsori, minacciandolo in varie occasioni di procurargli lesioni nel caso la vittima non avesse elargito loro, di volta in volta, piccole somme di denaro in contanti. Il malcapitato era arrivato a consegnare ai due già quasi di 5.000 euro. All'ennesima richiesta di 100 euro, però ha deciso di mettere fine a quella storia che, oltre al danno economico, lo stava turbando non poco. Per questa ragione è andato dai carabinieri, ha spiegato il guaio in cui era finito e quindi ha riferito ora e luogo dove si sarebbe dovuto incontrare con i due frusinati per consegnargli i soldi richiesti.
I militari dell'Arma hanno quindi organizzato la trappola: hanno stampato le banconote che l'imprenditore avrebbe dovuto dare ai due e lo hanno seguito fino al luogo dell'appuntamento. Al momento della consegna del denaro hanno fatto scattare il blitz, arrestando gli estorsori in flagranza di reato. I due venivano ora si trovano nel carcere di Frosinone e oggi verranno processati per direttissima.
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Il Messaggero