Frosinone, mamma e figlio in causa per l'eredità: lei lo colpisce con un pugno in tribunale

Una donna di 60 anni, residente nel capoluogo ciociaro, è finita sotto processo per lesioni

Il tribunale di Frosinone
Ha sferra un pugno in pieno volto al figlio mentre si trovava in tribunale in attesa di essere interrogata dal giudice che si stava occupando della sua causa civile. Per questo...

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Ha sferra un pugno in pieno volto al figlio mentre si trovava in tribunale in attesa di essere interrogata dal giudice che si stava occupando della sua causa civile. Per questo una donna di 60 anni, residente nel capoluogo ciociaro, è finita sotto processo per lesioni. I fatti risalgono al 2018 quando il figlio di 30 anni sposato e con prole, si rivolge al suo avvocato di fiducia per ottenere quanto gli spettava nell'asse ereditario. A detta dell'uomo la mamma non era stata equa nel fare le divisioni, tant'è che lui rispetto a quanto avevano ricevuto i fratelli gli era spettata una minima parte.

Da qui aveva cominciato una battaglia a suon di carte bollate nei confronti della madre. La donna però, nonostante questo, era stata irremovibile e per nulla intenzionata a ritornare sui propri passi. Madre e figlio, quindi, si erano ritrovati al quarto piano del palazzo di giustizia di via Mezzacorsa a Frosinone. Entrambi avevano cominciato a discutere animatamente. La donna aveva ribadito la sua posizione circa il fatto di non voler dare al figlio niente di più di quello che la legge consentiva.

La sessantenne aveva motivato questa posizione perché a suo dire non aveva fiducia in lui, temeva che i suoi sacrifici potessero finire in fumo a causa delle sue iniziative sbagliate e dei progetti che poi non aveva mai portato a termine. Gli animi si erano talmente surriscaldati che entrambi avevano iniziato ad alzare la voce. Erano volate parole grosse. Ma ad un certo punto la mamma in preda all'ira aveva sferrato un pugno in pieno volto al figlio. Il trentenne che era stato refertato presso il vicino ospedale aveva riportato un ematoma. I medici del locale pronto soccorso avevano stilato una prognosi di 20 giorni. Da qui la denuncia nei confronti della sessantenne per il reato di lesioni.

Le indagini si sono concluse con il rinvio a giudizio nei confronti della donna. Ieri mattina in aula sono saliti sul banco dei testimoni alcuni avvocati che quel giorno si erano trovati nei corridoi del tribunale e che avevano assistito alla scena. La prossima udienza è stata fissata per il 28 novembre.
 

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Il Messaggero