Elelzioni ad Alatri, audio con frasi calunniose verso il candidato Pavia: indaga la Polizia

L'avvocato Enrico Pavia
La campagna elettorale per le comunali ad Alatri si infiamma ed assume toni delicati. E’ di queste ore, infatti, la notizia che il candidato del fronte civico,...

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La campagna elettorale per le comunali ad Alatri si infiamma ed assume toni delicati. E’ di queste ore, infatti, la notizia che il candidato del fronte civico, l’avvocato Enrico Pavia, ha sporto denuncia presso la Questura, nei confronti di alcune persone che si sarebbero rese responsabili di calunnia nei suoi riguardi. Il tutto sarebbe partito, stando a quanto dichiarato da Pavia, da un audio diffuso tramite una chat di messaggistica, in cui una donna appartenente ad uno dei partiti che appoggiano il candidato di centro destra, racconterebbe di pratiche illecite di candidati vicini al candidato Enrico Pavia. Vale a dire promesse di futuri posti di lavoro in una nota azienda frusinate.

Dopo alcune ricerche e verifiche, l’avvocato e il suo entourage avrebbero individuato sia la persona che parla nell’audio; sia colui che ha diffuso l’audio, rendendosi di fatto responsabile del danno di immagine al candidato della coalizione civica. 

Starà, ora, agli inquirenti valutare le eventuali responsabilità di quanto affermato da Enrico Pavia che ha prodotto , come prove , il file audio in questione con tanto di numero telefonico di partenza. E le indagini partiranno, appunto, dal verificare a chi appartengono i telefonini che hanno fatto girare l’audio.

«Questa mattina - spiega l’avv. Pavia - ho sporto denuncia nei confronti di coloro che si sono resi responsabili di aver formato e prodotto un audio in cui una voce femminile riferisce di aver saputo da una sua amica, di cui non fornisce indicazioni, che alcuni non meglio specificati tizi andrebbero in giro insieme a Pavia, alludendo chiaramente alla mia persona, a promettere posti di lavoro presso un’industria locale. Ero, sono, e sarò sempre contrario a simili deprecabilissime condotte. Non so nulla di ciò e condanno pubblicamente tali pratiche». Tra l’altro l’audio potrebbe aver raggiunto centinaia e centinaia di persone.

Pavia racconta di aver anche chiesto al candidato di una delle liste di centro destra, individuato come responsabile della diffusione dell’audio, il nome dell’autrice, per poterle chiedere chi fossero questi personaggi a lui vicini per poterli, eventualmente, allontanare dalla coalizione. Ma non ha ricevuto risposta. 
«Per tale motivo- prosegue Pavia- non potendo permettere ad alcuno di accostare la mia persona a tale, ripeto, deprecabilissima condotta, ho sporto denuncia per calunnia. Ove dovesse essere confermato che è stata una manovra ordita dalla “macchina del fango” mi costituirò nel processo parte civile per chiedere un cospicuo risarcimento da devolvere in beneficenza».

Il candidato sindaco del centro-destra, Maurizio Cianfrocca, dal canto suo, si è detto all’oscuro di tutta la vicenda ed ha comunque tenuto a specificare che condotte del genere, qualora accertate e da chiunque provenissero, non sarebbero accettabili e che sono lontane anni luce dal proprio modo di intendere la politica ed il confronto elettorale.
 

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Il Messaggero