Montecassino, papa Francesco respinge la scelta dei monaci e nominerà personalmente il nuovo abate

Montecassino, papa Francesco respinge la scelta dei monaci e nominerà personalmente il nuovo abate
Tutto da rifare per l’elezione del nuovo abate di Montecassino. Papa Francesco non ha accolto la designazione arrivata dai monaci riunitosi lo scorso 16 agosto. La...

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Tutto da rifare per l’elezione del nuovo abate di Montecassino. Papa Francesco non ha accolto la designazione arrivata dai monaci riunitosi lo scorso 16 agosto. La comunità monastica aveva indicato il nome di Mauritius Wilde, monaco tedesco, priore di Sant’Anselmo a Roma. Dal Vaticano, nei giorni scorsi, è stato comunicato che il Pontefice non ha confermato la scelta avocando a sé la nomina del 193° successore di San Benedetto. Per la seconda volta – a distanza di otto anni – Papa Francesco sceglierà personalmente l’abate del monastero di Montecassino.

Si allungano dunque i tempi, rispetto alle previsioni che davano a Montecassino il nuovo abate entro la fine dell’estate. Le motivazioni che hanno portato il Pontefice a questa decisione rimangono segretissime. Il nome di Padre Wilde, monaco dell’Abbazia di Münsterschwarzach in Baviera, era stato proposto e votato durante il Capitolo di agosto. Forse, il condizionale è d’obbligo, il nome del priore dell’Abbazia Primaziale, aveva ottenuto la maggioranza ma non l’unanimità dei voti. Il nome, successivamente, è stato sottoposto a Papa Francesco cui spetta la nomina.

Sfumata l’elezione di Wilde, la scelta dovrà ricadere su un altro monaco o abate di un altro monastero benedettino italiano, come è accaduto nel 2014 quando dall’abbazia di Noci, in Puglia, è arrivato a Montecassino dom Donato Ogliari; oggi abate dell’abbazia di San Paolo a Roma. Non è escluso che il Papa possa nominare un abate straniero, al quale è richiesto, come requisito essenziale, nazionalità italiana. Wilde sarebbe stato il secondo abate tedesco dopo Bonifacio Maria Krug, nominato abate ordinario di Montecassino da papa Leone XIII nel marzo del 1897. Come già si è verificato ad ottobre 2014, i monaci attendono le decisioni del Vaticano. Anzi, rispetto ad otto anni fa, qualche differenza con il quadre di partenza c’è. All’epoca i monaci non si riunirono mai per l’elezione.

Contestualmente all’unione della diocesi Territoriale di Montecassino alla vicina diocesi di Sora e le dimissioni dell’abate Pietro Vittorelli, Papa Francesco ha nominato dom Ogliari. Questa volta è stato diverso: i monaci hanno scelto ma il nome indicato non è stato accolto e ratificato. Intanto in attesa di novità, Montecassino rimane sotto la guida di Ogliari non più abate ma amministratore apostolico. Lo scorso 8 giugno l’abate Donato è stato nominato alla guida dell’abbazia benedettina di San Paolo Fuori le Mura di Roma, rimanendo amministratore apostolico a Montecassino, fino all’arrivo del successore.

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Il Messaggero